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Il boss della Mafia a Treviso – Zanoni : “Ormai il Veneto è una regione infiltrata, la Giunta Zaia se ne faccia una ragione e si impegni con determinazione per contrastarla”.

Venezia, 21 novembre 2019

In seguito alle notizie di stampa che vedono il boss della Mafia Messina Denaro rifugiato in una cantina, in mezzo al prosecco, a Salgareda, in provincia di Treviso, interviene Andrea Zanoni Consigliere regionale:  “Trovo sconcertante ed inquietante venire a conoscenza del fatto che proprio nella mia provincia ha trovato rifugio Matteo Messina Denaro, boss della mafia, latitante da 20 anni e ricercato in tutto il mondo, successore niente popò di meno del boss Totò Riina.

Ormai, con le recenti e molteplici indagini, arresti e processi per Mafia per fatti accaduti in Veneto non possiamo più considerarci una regione a rischio infiltrazioni bensì infiltrata. Da tempo in Consiglio regionale come Gruppo PD presentiamo mozioni, interrogazioni, emendamenti per dare forza e concretezza alla legge regionale n.48 del 2012 contro le infiltrazioni mafiose, alla quale la giunta Zaia assegna pochissimi fondi, direi briciole. Anche quest’anno solo in seguito ad un nostro emendamento al bilancio 2020 abbiamo ottenuto un aumento dei fondi stanziati che in partenza erano di poche migliaia di euro ma che restano evidentemente insufficienti. Zaia e la sua giunta prendano consapevolezza che il Veneto è una regione infiltrata e che percio’ bisogna lottare con costanza e maggior determinazione contro questo fenomeno criminoso, destinando le risorse necessarie.”

Martedì 26 novembre prossimo Zanoni, Vice presidente della Commissione ambiente in Consiglio regionale, sarà relatore all’incontro “Mafia e traffico di rifiuti in Veneto” organizzato a Paese dal locale Circolo del Partito Democratico dove interverranno sempre come relatori Francesco Trotta, criminologo, autore del libro “M come Mafia”,  Michela Pavesi, zia di Cristina Pavesi uccisa dalla Mala del Brenta, Anna Foffani Consigliere comunale e Segretaria del Circolo PD di Paese, il tutto presso la sala Conferenze Scuola Media Casteller Via Panizza, n.4.

Durante l’incontro verrà trattato anche il tema del processo contro Cosmo Ambiente che si terrà proprio il giorno dopo, ovvero mercoledì 27 novembre, un processo per traffico di rifiuti, nato dopo  un’indagine condotta dalla Procura Distrettuale Antimafia di Venezia che porto’ al sequestro a Paese di 200.000 tonnellate di rifiuti contenenti anche amianto e metalli pesanti. Al centro del dibattito di questi giorni l’inspiegabile ed inquietante scelta del sindaco di Paese di non volersi costituire parte civile in questo processo a differenza di quanto deciso dal Sindaco di Noale, dalla Regione Veneto e dalle associazioni Legambiente, Italia Nostra, Ecoistituto e WWF Italia.

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