Genocidio a Gaza. Andrea Zanoni (EV): “Massacri a Gaza, sostegno pieno agli insegnanti trevigiani che hanno avuto il coraggio di denunciare”.

Venezia, 6 luglio 2025 – «Sostengo con convinzione l’iniziativa di questi insegnanti, la loro scelta coraggiosa, la volontà di lanciare un messaggio chiaro ai propri studenti e alla società: non si può restare in silenzio di fronte all’orrore».

Così Andrea Zanoni, consigliere regionale del Veneto per Europa Verde, interviene a sostegno di un gruppo di sette docenti trevigiani che nei giorni scorsi ha depositato presso la Questura di Treviso un esposto sui massacri in corso a Gaza.

La delegazione rappresentava quasi novanta colleghi, in prevalenza dell’Istituto Duca degli Abruzzi di Treviso, ma anche di altre scuole della provincia, tutti firmatari del documento. Un gesto forte, simbolico, che rompe il silenzio e richiama le istituzioni alle proprie responsabilità.

«È ormai intollerabile – prosegue Zanoni – l’inerzia dei governi e delle autorità mondiali, europee e italiane di fronte a un genocidio che colpisce civili, bambini, giornalisti, medici, infermieri e operatori umanitari. Persone uccise anche mentre sono in coda per un piatto di riso. È uno dei peggiori crimini della storia contemporanea, e chi lo ha ordinato dovrà un giorno rispondere davanti a un tribunale internazionale, con pene esemplari».

Il consigliere regionale non risparmia critiche nemmeno all’interno del Consiglio regionale del Veneto:

«Trovo vergognoso che alcuni colleghi minimizzino o addirittura giustifichino le azioni del governo Netanyahu. Chi difende l’indifendibile si rende complice di un massacro quotidiano. La politica non può voltarsi dall’altra parte».

Zanoni conclude con un appello alla responsabilità collettiva:

«In un tempo in cui la verità viene oscurata e chi la racconta viene delegittimato, è fondamentale sostenere chi ha il coraggio di parlare. La democrazia si difende con il confronto, non con la censura. E la scuola, oggi più che mai, deve essere un presidio di coscienza civile».

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