Fondo indigenti, garantire un pasto decente e assistenza sanitaria è un dovere dell’Europa

La Commissione Occupazione e Affari sociali al Parlamento Europeo approva un fondo indigenti di 3,5 miliardi di euro che garantirà ai 40 milioni di poveri europei un pasto decente e assistenza sanitaria. Zanoni: “La crisi ha esasperato le situazioni di povertà estreme. L’Europa deve farsi carico di aiutare i più bisognosi”

 

Ieri pomeriggio la commissione EMPL Occupazione e Affari sociali al Parlamento Europeo ha approvato la relazione dell’eurodeputata Emer Costello (irlandese, socialista) “sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo al Fondo di aiuti europei agli indigenti”. L’eurodeputato ALDE Andrea Zanoni, dopo aver partecipato alla votazione ha commentato: “Vogliamo un fondo di 3,5 miliardi di euro che garantisca a tutti i poveri d’Europa di avere almeno un pasto decente e assistenza sanitaria. Mi sembra il minimo nell’Europa del XXI secolo”.

 

Nel 2011 quasi 120 milioni di europei si trovavano a rischio di povertà o di esclusione sociale, il che rappresenta un aumento di sei milioni in due anni, ovvero circa un quarto della popolazione totale di oggi – attacca Zanoni – Oltre 40 milioni di persone vivono in condizioni di grave deprivazione materiale. 43 milioni di europei non possono permettersi un pasto decente ogni due giorni”.

 

L’eurodeputato sottolinea che “una forma particolarmente grave di deprivazione materiale è rappresentata dalla condizione dei senzatetto, il cui numero è difficilmente quantificabile ma che nel 2009-10 poteva essere stimato in tutta l’Unione in 4,1 milioni”. E poi i bambini: “Nel 2011, oltre 25 milioni di bambini dell’Unione si trovavano a rischio povertà ed esclusione sociale”.

 

Con il fondo che abbiamo chiesto ieri in commissione EMPL e del quale adesso si parlerà in sessione plenaria del Parlamento europeo, vogliamo tendere la mano a queste persone continuando l’esperienza positiva del programma di aiuto per gli indigenti MDP iniziato nel 1987 e che si concluderà a fine 2013”.

 

Fortunatamente abbiamo sconfitto il tentativo di chi voleva imporre la volontarietà dei Paesi membri di aderire a questo fondo, invalidandone così l’efficacia e mettendolo sotto lo scacco degli egoismi nazionali. Va inoltre ricordato che queste politiche di aiuto contribuiscono ad alimentare indirettamente furti, rapine ed aggressioni rendendo le nostre città meno pericolose”, conclude l’eurodeputato.

 

 

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