“A fine dello scorso giugno presentai una interrogazione in Consiglio regionale per riportare nuovamente all’attenzione della Giunta quanto sta avvenendo in molti uffici postali nella regione, tanto che una raccomandata spedita dall’ufficio postale di Colle Umberto (TV) in data 16 ottobre 2024 è pervenuta al destinarlo a Vittorio Veneto (TV) ben otto mesi dopo la spedizione, viaggiando una media di un chilometro al mese, una situazione da terzo mondo. A Vittorio Veneto è stata soppressa l’apertura pomeridiana dell’ufficio in piazzale Medaglie d’oro, causando disagi ai cittadini, ma anche alle attività commerciali e alle aziende della zona, perché l’alternativa è raggiungere gli uffici postali di Conegliano o di Pieve di Soligo, di fatto improponibile soprattutto per gli anziani o per coloro che devono spostarsi con mezzi pubblici.
La Giunta afferma di non aver competenza nell’attuazione delle misure specifiche previste dal contratto di programma che intravedono quali interlocutori esclusivamente Poste Italiane e il Ministero dello Sviluppo economico. Tuttavia, i disservizi che ho segnalato sono stati portati all’attenzione della Regione veneto, che ha formalmente interloquito con Poste italiane in merito. La società avrebbe risposto garantendo una rapida soluzione di quanto lamentato da molti cittadini.
Nello specifico Poste italiane avrebbero riferito alla Giunta regionale che la riorganizzazione interna nella provincia di Treviso non prevede la chiusura di uffici postali o l’eliminazione di alcuni servizi. Mentre saranno rimodernati 83 uffici postali in tutta la provincia. Purtroppo, le limitazioni degli orari di apertura o nella limitazione delle fasce di disponibilità di alcuni servizi, come lamentati dai cittadini, comportano dei servizi che penalizzano famiglie e imprese. Poste italiane esorta l’utilizzo dell’app da parte dei cittadini per alcune prestazioni, dimenticando che per molti di loro ricorrere a una app è assai difficoltoso. L’impressione è che l’azienda stia sottovalutando l’impatto reale di quanto sta accadendo, allo stesso tempo la Regione Veneto non sta dimostrando il necessario interesse per questa faccenda, da mesi i cittadini lamentano disservizi e nessuno muove un dito. L’ufficio postale di Vittorio Veneto, ad esempio, nonostante le proteste, rimane ancora chiuso di pomeriggio.” Lo dichiara il Consigliere regionale Andrea Zanoni (AVS).