Venezia, 1 agosto 2025 – Ancora una volta, e in modo definitivo visto che siamo a fine legislatura, la maggioranza di centrodestra ha respinto ogni proposta, contenuta in un emendamento all’assestamento di bilancio approvato mercoledì scorso, per contrastare il consumo di suolo. Anzi, ha approvato un ordine del giorno che apre la strada – è il caso di dirlo – all’asfaltatura di centinaia di ettari di territorio agricolo veneto.
«Hanno bocciato il nostro emendamento che destinava fondi alla rigenerazione urbana – denuncia Andrea Zanoni, Consigliere regionale di Alleanza Verdi e Sinistra – per recuperare aree industriali dismesse, capannoni abbandonati e zone produttive degradate. Preferiscono invece continuare a cementificare suolo agricolo, distruggendo campi che producono cibo a chilometro zero».
Il caso più emblematico è l’approvazione dell’ordine del giorno per il prolungamento della Strada Regionale 308, la cosiddetta “Strada del Santo”, dal Padovano fino alla Superstrada Pedemontana Veneta. Un’opera dal costo di 1 miliardo e 300 milioni di euro, sostenuta da tutte le forze politiche, tranne AVS, unico gruppo a votare contro.
«In Veneto non abbiamo ancora imparato nulla dai disastri del project financing? – incalza Zanoni – La Pedemontana Veneta sta già creando buchi milionari nelle casse regionali. Ora vogliono replicare con un’altra grande opera che distruggerà centinaia di ettari di terreno agricolo. E come se non bastasse, vogliono trasformare la Treviso Mare da strada gratuita a strada a pagamento. È una follia».
Zanoni rilancia con una proposta concreta: «Europa Verde propone di investire quel miliardo e mezzo nella SFMR, la metropolitana di superficie, oggi ferma al palo dopo una prima fase costata un miliardo di euro. Con parcheggi scambiatori già realizzati nella prima fase e un sistema ferroviario efficiente, potremmo davvero migliorare la mobilità in Veneto, spostando il traffico dall’asfalto alla rotaia. Altro che nuovi nastri di cemento!».
Il consigliere conclude con un appello alla responsabilità: «I cambiamenti climatici stanno già mostrando i loro effetti devastanti. Continuare a consumare suolo significa aggravare la crisi ambientale, economica e sociale. Ma per la destra, evidentemente, il cemento vale più del futuro dei cittadini veneti».