“La scoperta di 33 braccianti ridotti in schiavitù a Cologna Veneta, nel veronese, è l’ennesima riprova di un fenomeno, quello del caporalato e dello sfruttamento, che vede purtroppo il Veneto fare da tragico teatro. Proprio nei giorni scorsi la commissione Legalità del Consiglio regionale, su nostra proposta, ha deciso all’unanimità di avviare un lavoro di approfondimento. Questo per individuare in profondità i meccanismi di un sistema malato e per trovare le contromisure istituzionali da adottare a contrasto dello sfruttamento. Il tutto attraverso una serie di audizioni con quei soggetti, dall’ispettorato del lavoro alle forze dell’ordine e alla magistratura, che maggiormente possono dare indicazioni preziose”. Lo dice il consigliere regionale del Partito Democratico e presidente della commissione Legalità Andrea Zanoni, assieme alla collega dem veronese, Anna Maria Bigon, che aggiunge: “Serve alzare la testa. Serve una presa di coscienza larga anche dal fronte produttivo per isolare le mele marce sfruttatrici. Al tempo stesso ritengo sia doveroso che la Regione applichi una regola di buon senso e deterrenza: chi ha sfruttato violando ogni legge e calpestando ogni diritto umano, deve essere cancellato da ogni beneficio e contributo finanziario”.