Castelfranco sotto assedio del cemento: ennesimo supermercato, ennesimo scempio. Zanoni (Europa Verde): “La Regione stende il tappeto rosso ai cementificatori, ma Castelfranco ha bisogno di alberi, non di asfalto”
Venezia, 30 giugno 2025 – “L’ennesimo progetto di un nuovo supermercato a Castelfranco Veneto è l’ultima goccia che fa traboccare il vaso. In un territorio già saturo di grandi strutture commerciali, continuare a sacrificare suolo agricolo e verde per nuove colate di cemento è un atto irresponsabile e miope. La Regione Veneto, in questi anni, ha spalancato le porte a supermercati, poli logistici e cementificatori, massacrando il territorio e ignorando le conseguenze ambientali e sociali di queste scelte.” Lo dichiara Andrea Zanoni, consigliere regionale di Europa Verde, commentando il nuovo progetto edilizio che prevede la costruzione di un supermercato MD a Castelfranco Veneto.
Secondo Zanoni, “nuovi supermercati significano consumo di suolo e danni irreparabili al tessuto commerciale locale, fatto di piccole attività che faticano a sopravvivere. In un’epoca di cambiamenti climatici, servono più alberi e meno cemento, più spazi verdi e meno traffico. Invece, si continua a costruire come se fossimo negli anni ’80, ignorando ogni logica di sostenibilità.”
A rafforzare la posizione di Europa Verde, interviene anche Alberto Freschi, co-portavoce di Europa Verde della Castellana:
“È irragionevole costruire un nuovo supermercato in un territorio già disseminato di strutture simili, molte delle quali appena realizzate o in fase di costruzione. Castelfranco sta diventando una città a vocazione esclusivamente commerciale. Inoltre, l’impatto logistico sarebbe devastante: aumenterebbe il traffico sulla già congestionata statale 53. È inaccettabile che MD chieda di realizzare una nuova strada dal parcheggio fino alla rotonda di Villarazzo, con ulteriore consumo di suolo e viabilità creata su misura per il supermercato. Oggi sarebbe necessario promuovere la diffusione di esercizi commerciali di prossimità (negozi di vicinato), di superficie limitata, che li rende adatti a quartieri residenziali e frazioni divenendo un riferimento per la comunità locale, favorendo l’interazione e la socializzazione tra residenti e permettendo di evitare spostamenti più lunghi verso supermercati e centri commerciali.“
Il quadro che emerge dal Rapporto ISPRA 2024 è allarmante: il Veneto ha perso oltre 780 ettari di suolo solo nell’ultimo anno, e la provincia di Treviso è tra le più colpite, con oltre 100 ettari cementificati 1. A livello nazionale, il consumo di suolo avanza al ritmo di 20 ettari al giorno, pari a 72,5 km² in un anno 2.
“Questi numeri dovrebbero far riflettere chi governa – conclude Zanoni – ma invece si continua a ignorare la realtà. Castelfranco ha bisogno di politiche lungimiranti, non di nuove colate di cemento. Serve una visione che metta al centro la qualità della vita, la tutela del paesaggio e la resilienza climatica. Noi continueremo a batterci per questo.”