Venezia, 16 settembre 2025 – Il consigliere regionale di Alleanza Verdi Sinistra, Andrea Zanoni, replica duramente alle accuse lanciate dall’assessore all’Agricoltura Federico Caner, che ha messo in relazione le sue recenti dichiarazioni sul fallimento della “lista” anti-caporalato con presunti atti di protesta in un vigneto.
“Definire ‘deliranti’ le mie dichiarazioni e collegarle a presunti atti di protesta è un mezzuccio scarsamente degno della dialettica politica, è un atto di strumentale travisamento delle mie parole effettuato in piena campagna elettorale. L’assessore Caner guarda sbaglia obiettivo della sua assurda reprimenda,” dichiara Andrea Zanoni. “Invece di chiedere spiegazioni a me, dovrebbe chiederle alle associazioni agricole che non hanno portato un solo iscritto alla ‘check-list’ volontaria contro il caporalato, un’iniziativa promossa dalla Prefettura. Le mie dichiarazioni non sono ‘deliranti’, sono la semplice cronaca di un fallimento che sta sotto gli occhi di tutti: l’esito nullo della importantissima e utile sperimentazione della Rete per il Lavoro Agricolo di Qualità a Treviso.”
“Evidentemente c’è la scarsa considerazione per un sistema che, pur a fronte di strumenti che contrastano l’illegalità, non trova applicazione pratica. La verità è che la destra preferisce nascondere la polvere sotto il tappeto e non vuole agire,” prosegue il consigliere di AVS.
Zanoni ribadisce le sue proposte concrete per affrontare il problema in modo serio: “Per questo ho proposto l’obbligo di dotare ogni lavoratore di una pettorina con codice alfanumerico per verificarne la regolarità, un sistema che si applica già ad altre categorie lavorative. Inoltre, va subito prevista la revoca di ogni incentivo pubblico alle aziende che commettono questi reati, e vanno incentivati i controlli degli SPISAL. La soluzione non è reintrodurre i voucher o fare finta di nulla, ma modificare la Legge Bossi-Fini, che con il suo impianto incentiva l’irregolarità e il lavoro nero, portando persone che non sanno la lingua, che non hanno un alloggio, che non conoscono le leggi direttamente nelle braccia delle mafie e del Caporalato. il voucher non garantisce le protezioni sociali necessarie, e la carenza di queste, è noto, apre spazi a possibili interessamenti di un certo tipo di consorterie. Una legge che condanna le persone a non avere diritti, favorendo lo sfruttamento che poi ci porta ad assistere a scene raccapriccianti come tanti lavoratori costretti a dormire per terra come accaduto a Treviso.”
“Di delirante,” conclude Andrea Zanoni, “c’è solo l’assenza della Regione nell’affrontare un tema di estrema gravità. Mentre la Giunta si limita a dichiarazioni sconnesse, noi proponiamo azioni concrete per la legalità, la dignità del lavoro e la sicurezza di tutti.”