Caccia in deroga: “Le pesanti sanzioni UE le paghino Zaia e Stival”

Treviso, 29-12-2011

Andrea Zanoni: “Mi rivolgerò alla Corte dei Conti affinché il danno erariale non ricada sui veneti. Zaia e Stival stanno legittimando il bracconaggio”. Caccia in deroga: il 24 dicembre è scaduto l’ultimatum della Commissione Europea all’Italia per la violazione della “Direttiva Uccelli”.

Questa ennesima diffida europea è il primo passo che sfocerà nella seconda condanna con la quale arriveranno matematicamente le pesanti sanzioni essendo le Regioni Veneto, Liguria, Lombardia recidive per la violazione dell’art 9 della “Direttiva uccelli” la numero 2009/147 /CE.
Andrea Zanoni, europarlamentare IdV promette nuovamente battaglia e inviata il Governatore Zaia e l’assessore alla Caccia Stival a tenete pronto il portafoglio. “Se dovessero arrivare queste sanzioni – rassicura Zanoni – scriverò alla Corte dei Conti per chiedere che questo danno erariale ricada su Stilal, Zaia e la sua Giunta e non su tutti i cittadini del Veneto, essendoci anche una legge dello Stato che prevede che in caso di tali violazioni lo Stato si possa rivalere sulle Regioni”.

Il settimanale l’Espresso, in un articolo del 5 dicembre 2011 ha  quantificato una sanzione complessiva di UN MILIARDO DI EURO per le violazioni della “Direttiva Uccelli”.

La Regione Veneto, invece di annullare le sue leggi come ha fatto la Liguria e la Lombardia nei giorni scorsi, da quanto racconta Stival in un’intervista alla stampa locale, ha inviato al Governo un documento a sostegno della caccia in deroga che secondo lui sarebbe stato fatto proprio dallo stresso ministro all’Ambiente Clini e inviato alla Commissione europea.

“Ritengo inverosimile un simile atto da parte del ministero anche perché il Governo è ben consapevole che il Veneto è la causa di queste nuove procedure di infrazione da parte della Commissione Europea e non ha certo intenzione di rischiare di pagare multe miliardarie in periodo di vacche magre” ha detto Zanoni.

“La Giunta Zaia – prosegue l’eurodeputato – persevera nel volere difendere una legge indifendibile considerata illegittima dall’ISPRA – Istituto superiore per la prevenzione e protezione ambientale e  illegale dalla Corte di Giustizia con una sentenza di condanna datata 11 novembre 2010. Zanoni incalza: “Come fa Stival a dire addirittura di aver rispettato la “Direttiva Uccelli” quando proprio il Veneto è un pregiudicato in materia essendo già stato condannato dalla Corte di Giustizia Europea ?

E’ ora che questi signori che ci governano in Regione la finiscano di giocare col portafoglio dei cittadini veneti, solo per accaparrarsi i voti dei cacciatori. E’ vergognoso che giochino con i risparmi dei veneti per consentire una legge illegale. Ritengo che i tempi siano maturi per un intervento della magistratura perché abbattere una Pispola in qualsiasi parte d’Italia è considerato reato e chi lo fa è considerato un bracconiere, la battaglia pro caccia in deroga che sta portando avanti la Regione Veneto sta legittimando e istigando al bracconaggio ovvero sta consentendo quello che in tutte le altre regioni è considerato reato.

Stival sulla stampa locale ha inoltre richiamato una sorta di inaccettabile “controllo personale” sul cacciatore qualora fosse imposto l’obbligo di annotare subito gli animali abbattuti sul tesserino di caccia, come invece avviene per la caccia alle specie cacciabili in via ordinaria.

“Ci rendiamo conto di quello che sta dicendo Stival? – commenta Zanoni – Posso solo sperare che si tratti di un errore di trascrizione del giornale, anche se conoscendo Stival ho i miei dubbi“.

Proprio sulla caccia in deroga, come documentato dalle associazioni di tutela degli animali con un agghiacciante video girato a Brescia sul Colle San Zeno (VIDEO) avvengono le stragi più efferate di piccoli uccelli migratori. “E Stival cosa fa? – si chiede Zanoni – Richiama una sua personale visione della legge sulla privacy per consentire di non annotare subito gli animali abbattuti!”.

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