ANIMALI E CACCIA. Andrea Zanoni (AVS): “Mazzocco, studi la legge: l’area del rifugio Gioia a Volpago del Montello è vietata, intimidire i volontari è squallido. Chiederò la revoca delle licenze per chi spara in zona protetta”

Venezia, 30 settembre 2025 – Andrea Zanoni, Consigliere Regionale di Alleanza Verdi Sinistra e Coordinatore dell’Osservatorio Diritti Animali di Europa Verde, esprime piena solidarietà all’Associazione Gioia Onlus, duramente attaccata e minacciata di querela da Gianni Mazzocco, presidente del Comprensorio Alpino di caccia n.5, dopo aver denunciato la violazione del divieto di caccia nell’area del loro rifugio per cani a Volpago.

“L’arroganza senza misura di certi ambienti filovenatori è inaccettabile, La destra filovenatoria con Lollobrigida & Co. Sta creando ‘padroni’ armati che si sentono padri eterni in casa d’altri.” dichiara Andrea Zanoni. “Mazzocco si vergogni per aver minacciato con metodi biechi e squallidi chi svolge un’azione meritoria a tutela degli animali. Far passare da colpevoli a vittime i cacciatori che entrano nei terreni di proprietà di cittadini che non li vogliono è un capovolgimento della realtà che non possiamo tollerare.”

Il consigliere affonda il colpo sul piano legale, smentendo le affermazioni di Mazzocco: “Mazzocco dimostra una profonda ignoranza in materia di leggi sulla caccia e afferma il falso, ignorando che tutta l’area del rifugio Gioia è vietata alla caccia nel raggio di almeno 300 metri. Ciò non è un’opinione, ma è sancito dalle leggi nazionali e regionali e confermato per l’ennesima volta da una circolare dell’Ufficio Caccia della Regione Veneto datata 11 agosto 2025 ciò in forza degli articoli 10 comma 17 della L. 157/1992 e art. 10 comma 3 L.R.50/1993. Invito Mazzocco a studiare ed evitare queste clamorose figuracce, anziché minacciare i cittadini e i volontari.”

Zanoni conclude con un impegno diretto e un attacco politico all’Amministrazione regionale e nazionale: “Questo è il segno di tempi bui, a causa di una destra filovenatoria che porta in palmo di mano cacciatori che si credono ‘padre eterni’ e padroni in casa d’altri solo perché hanno un fucile in mano. La responsabilità è politica quando si consente ai cacciatori di violare sistematicamente le leggi. Per questo, esorto l’Associazione Gioia a segnalare ogni singolo episodio di violazione e a identificare i responsabili. Se capiterà ancora mi recherò personalmente dal Prefetto e dal Questore per chiedere interventi finalizzati alla revoca immediata delle licenze di caccia di chi spara in area vietata. Pensi Mazzocco, piuttosto, alle indagini in corso sulle fraudolente opposizioni all’oasi estorte con la menzogna ai proprietari dei terreni da certi cacciatori, invece di difendere l’indifendibile.”

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