Andrea Zanoni (EV): “Plauso agli arresti per narcotraffico, ma le istituzioni locali continuano a sottovalutare l’emergenza droga”

Venezia, 18 luglio 2025 – «Un plauso alla Questura di Treviso e alla Procura di Treviso per l’operazione Focus23 che ha portato allo smantellamento di una pericolosa rete di narcotrafficanti attiva tra Treviso e Ravenna. Un’azione importante che dimostra quanto il fenomeno della droga sia radicato anche nel nostro territorio, spesso in modo invisibile ma devastante», dichiara Andrea Zanoni, Consigliere regionale di Europa Verde e Presidente della Commissione Legalità e Politiche Pubbliche del Consiglio Regionale del Veneto.

«Ma non possiamo limitarci a celebrare gli arresti – prosegue Zanoni –. Solo poche settimane fa il Ceis ha lanciato un allarme gravissimo: nella Marca trevigiana il consumo di nuove droghe tra i giovani è in forte aumento, con sostanze chimiche sempre più pericolose, difficili da rilevare e facilmente reperibili online. Il fenomeno è molto più diffuso di quanto si voglia ammettere, e le istituzioni locali continuano a sottovalutarlo colpevolmente».

«Il bilancio semestrale del Ceis parla chiaro: cocaina, crack, ketamina, oppiacei sintetici e nuove sostanze psicoattive stanno devastando una generazione. Eppure, di fronte a questi dati, manca una strategia regionale seria, strutturata e finanziata per la prevenzione, l’informazione e il sostegno alle famiglie. È inaccettabile», incalza il consigliere.

«Come Presidente della Commissione Legalità – aggiunge Zanoni – ribadisco che la lotta al narcotraffico non può essere lasciata solo alle forze dell’ordine. Serve un piano straordinario regionale contro le nuove droghe, con fondi adeguati per i servizi territoriali, le comunità terapeutiche, le scuole e le famiglie. Non possiamo più permetterci di ignorare questa emergenza silenziosa che colpisce i nostri giovani e mina la coesione sociale».

«Chi oggi si congratula per gli arresti – conclude Zanoni – domani deve avere il coraggio di investire in prevenzione e legalità. Altrimenti, continueremo a rincorrere un’emergenza che si ripresenta ogni giorno, più forte e più pericolosa».

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