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Ambiente – Zanoni (PD): “Ex Cdm, bene la bonifica dall’amianto. Ma il Comune si è mosso troppo tardi”

Venezia, 1 mar. 2019 – “Meglio tardi che mai. Ringraziamo il sindaco di Meduna per l’ordinanza, ma doveva essere emessa un anno fa, quando assieme alla civica La Tua Meduna abbiamo sollevato il problema”. Il Consigliere regionale del Partito Democratico Andrea Zanoni commenta in una nota “la decisione del primo cittadino di Meduna di Livenza di bonificare dall'amianto lo stabilimento ex Cdm, caso che avevo denunciato più volte nei mesi scorsi, entrando in ‘rotta di collisione’ con lo stesso sindaco, la parlamentare leghista Marica Fantuz.

 

Non avevo mai visto una situazione tanto degradata – continua Zanoni – con la copertura in eternit ridotta in uno stato simile. E si tratta di 2800 metri quadri a pochi metri da scuole, con ben 300 bambini e abitazioni. E i pericoli delle fibre di amianto li conoscono tutti. Con i consiglieri di minoranza La Tua Meduna avevamo evidenziato la gravità della situazione da tempo e l’amministrazione non poteva non sapere, poiché già a settembre 2016 era stata effettuata una prima e parziale bonifica: il sindaco avrebbe potuto interessare immediatamente l’Ulss invece di aspettare oltre due mesi.

 

Anche le richieste, con interrogazioni e interpellanze, della lista di opposizione Tua Meduna sono rimaste a lungo inascoltate. Adesso dopo il parere dell’Azienda sociosanitaria, arrivato il 19 febbraio e reso pubblico nel Consiglio del 25, finalmente il Comune ha deciso di agire. Per il sottoscritto che già a maggio 2018 fece un sopralluogo invitato dai consiglieri de La Tua Meduna e dal segretario del Circolo PD locale e che insieme agli esponenti della lista civica ha partecipato a una conferenza pubblica lo scorso 19 novembre, questa è una bella soddisfazione: finalmente vengono attuate, anche se con ritardo, le norme di tutela della salute dei cittadini. Cittadini che a quella conferenza parteciparono in massa”.

 

“Tuttavia – aggiunge polemicamente Zanoni – le operazioni saranno effettuate in un periodo imprecisato ‘entro giugno’, perdendo così altro tempo prezioso. Inoltre, come sottolineato da esperti in materia, il rilascio delle fibre di amianto è esponenzialmente maggiore in presenza di calore, ovvero dilatazioni termiche dovute alle temperature primaverili ed estive.

 

Si poteva e doveva approfittare delle vacanze natalizie, con i plessi scolastici chiusi per due settimane, in modo da fare la bonifica con i bambini a casa o comunque lontani dal cantiere. Ma, invece di contattare l’Ulss, il sindaco Fantuz preferì rispondere polemicamente al sottoscritto, come se chiedere di rimuovere una copertura in amianto pesantemente danneggiata fosse una questione personale”. 

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