Ambiente – Zanoni (PD): “Appena 500mila euro per la rottamazione delle vecchie stufe, è una presa in giro. Manca la volontà politica di combattere l’inquinamento atmosferico”

Venezia, 18 feb. 2019   –   “500mila euro per la rottamazione delle vecchie stufe? La Regione continua a voler svuotare il mare con un secchiello, sono risorse quasi insignificanti a fronte di una situazione sempre più grave. In soli 40 giorni quasi tutti i capoluoghi del Veneto hanno già superato la metà degli sforamenti annui di Pm 10 consentiti per legge, 35 giorni l’anno, con Rovigo e Treviso ai primi posti in Italia secondo i dati di Legambiente, rispettivamente a quota 26 e 23 sforamenti. Davvero si può pensare di risolvere tutto con pochi spiccioli che andranno ovviamente esauriti in brevissimo tempo?”.

 

La critica arriva da Andrea Zanoni, Consigliere regionale del Partito Democratico e Vicepresidente della commissione Ambiente, tramite una nota che segue “L’annuncio del governatore Zaia del nuovo bando per acquistare stufe a pellet, legna o a biomassa legnosa o caldaie alimentate a biomassa: pochi, pochissimi soldi che diventano praticamente inutili vista la portata del problema, con decine di migliaia di morti premature dovute allo smog. Manca la volontà politica, lo ribadisco ancora una volta: basti pensare ai 300 milioni destinati alla Pedemontana oppure ai 700mila euro regalati alle associazioni venatorie per i loro convegni.

 

Nell’ultimo bilancio la maggioranza ha bocciato un mio emendamento in cui chiedevo lo stanziamento di cinque milioni. Lo stesso è accaduto per i fondi per la rottamazione delle vecchie auto, con incentivi per l’acquisto di vetture ibride, elettriche e a Gpl. La Regione continua a sottovalutare la questione, manca un Piano dell’aria efficace e con una regia unica, i Comuni sono abbandonati a se stessi con provvedimenti presi in ordine sparso e a volte in contrasto fra loro, ad esempio per i blocchi del traffico, come se l’inquinamento atmosferico conoscesse i confini amministrativi.

 

La Pianura Padana è la camera a gas del nostro Paese, che è già sotto processo della Corte di giustizia per violazione della Direttiva sulla qualità dell’aria e stavolta, dopo la prima condanna del 2012, c’è il rischio concreto di dover pagare una multa miliardaria proprio per non aver adottato tutte le misure necessarie a combattere lo smog. Zaia esca dalla propaganda – conclude Zanoni – e tuteli concretamente la salute dei cittadini veneti, che non vivono di solo Prosecco”.

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