Il Commissario Ue all’Ambiente Janez Potočnik risponde a Zanoni: “Se risultassero irregolarità la Commissione prenderà le misure appropriate”. Zanoni (IdV): “A Verona non possiamo permetterci di non rispettare le regole europee sull’ambiente”
“Se dall’esame della denuncia presentata emergessero elementi a conferma di un’effettiva violazione del diritto Ue in materia, la Commissione non esiterà a prendere le misure appropriate”. Questa è la risposta del Commissario Ue all’Ambiente Janez Potočnik all’interrogazione presentata da Andrea Zanoni, Eurodeputato IdV, in merito all’impatto ambientale dell’ampliamento e potenziamento dell’aeroporto Catullo di Verona. “Questa nuova denuncia è stata registrata ed è attualmente all’esame dei nostri servizi”, si legge nella risposta della Commissione. Una prima denuncia era stata infatti archiviata senza un nulla di fatto.
Sotto la lente di Bruxelles “alcuni interventi che hanno incrementato la capacità operativa dell’aeroporto e che sarebbero stati eseguiti anche dopo la procedura di “scoping” valutata dalla Commissione VIA-VAS del Ministero dell’Ambiente nella seduta del 30.10.2009”, spiega l’Eurodeputato. “Mi auguro che la Commissione europea esegua un’analisi il più approfondita possibile per individuare le eventuali irregolarità nel procedimento di approvazione degli interventi di potenziamento del Catullo di Verona – aggiunge Zanoni – A Verona, dove la qualità dell’aria è già precaria, non possiamo permetterci che l’aeroporto non rispetti i limiti ambientali imposti dalle direttive europee”.
Per quanto riguarda invece la richiesta rivolta a Bruxelles di effettuare una perizia asseverata sui lavori già realizzati a partire dal 14 marzo 1999, la Commissione ha risposto di non essere competente in materia. “In nome del principio di sussidiarietà simili analisi vengono lasciate alle autorità nazionali e locali – spiega l’Eurodeputato – A questo punto cosa intendono fare le autorità italiane per tranquillizzare i cittadini sull’impatto dei lavori realizzati finora?”. “Restiamo in attesa dell’esito dell’esame della Commissione – conclude Zanoni – Verona, e con essa l’intera pianura Padana, costituiscono una delle aree più inquinate d’Europa, con un numero di sforamenti di emissioni Pm10 quotidiane da anni ben al di sopra dei limiti europei sulla qualità dell’aria. Insomma, di mezzo c’è la salute di migliaia di cittadini veronesi e non solo”.
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