CANNABIS LIGHT NEL MIRINO: NON È LEGGE, È PROPAGANDA REPRESSIVA!

Già nel 2021 Europa Verde denunciava in Consiglio regionale che la sentenza della Cassazione del 2019 non chiariva il caos normativo lasciato dalla legge del 2016 sulla cannabis light: la coltivazione a uso industriale era legale, ma la vendita di infiorescenze e derivati restava senza regole, lasciando tutte le incertezze a carico di chi voleva commerciare quei prodotti.
A distanza di anni il Governo Meloni, come risposta agli assessori, invoca quella stessa sentenza e, invece di legiferare con razionalità, si rifugia nella repressione, travolge la filiera legale e ostacola la ricerca medica e l’approccio terapeutico sulla cannabis, tanto raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
A tutto questo si aggiunge l’allarme costituzionale lanciato da ben 236 giuristi, tra cui tre Presidenti emeriti della Corte Costituzionale, che parlano chiaramente di deriva autoritaria.
Noi di Europa Verde ci uniamo al loro appello per una sicurezza democratica, contro questa ondata ideologica che rischia di affossare diritti, libertà economiche e progresso scientifico.
Il nostro Paese ha bisogno di regole chiare, non di fumo ideologico e repressione inutile.
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