A Trevignano e Montebelluna nelle scorse settimane abbiamo visto una scena che non dovrebbe appartenere a un Paese civile: persone anziane, in carrozzina, madri con bambini costrette a passare la notte in auto o a fare ore di coda per trovare un nuovo medico di famiglia.
La pensione di due medici ha lasciato 3.000 pazienti senza assistenza. Non è un caso isolato: è la fotografia del collasso della sanità pubblica veneta, frutto dell’incapacità della Giunta Zaia.
Sono anni che mi batto in Consiglio regionale per denunciare questa emergenza e oggi 700.000 veneti non hanno un medico di base. Il risultato? Pronto soccorso al collasso, attese di ore, liti, frustrazione e un abbandono istituzionale che grida vendetta.
Ho depositato una nuova interrogazione per pretendere risposte e soluzioni, non più propaganda e silenzi arroganti.
Noi di AVS abbiamo proposte chiare: più medici, stipendi adeguati, supporto con infermieri e meno carico di pazienti. Dobbiamo salvare la sanità pubblica prima che sia troppo tardi.
Alle prossime elezioni regionali, i cittadini avranno l’occasione di mandare a casa questa destra che ha lasciato crollare la sanità pubblica favorendo quella privata perché preferisce spendere miliardi di euro in armamenti che investire in sanità.
#SanitàPubblica #SanitàVeneta #EmergenzaMedici #AVS @GruppoAVSVeneto #Diritti #Salute #MediciDiFamiglia #SanitàAlCollasso #ElezioniVeneto #ElezioniRegionali2025 #IncentiviGiovaniMedici
FOTO: Articoli di Oggi Treviso