Quanto avvenuto a Valdagno dimostra due cose gravi: il Veneto non è pronto a fronteggiare fenomeni meteo estremi, e il sistema di allerta attuale è insufficiente e pericoloso.
La Regione ha diramato un’allerta meteo “gialla”, un livello troppo basso rispetto alla violenza reale del nubifragio. I cittadini, ignari del vero pericolo, non hanno avuto indicazioni precise su cosa fare e come proteggersi: il risultato è stato devastante, con vittime e danni enormi.
Eppure la Giunta regionale continua a concentrarsi sulla progettazione di nuove strade, ponti, dighe, ecc., trascurando controlli e manutenzione delle opere esistenti. La sicurezza dei ponti e dei viadotti più datati è troppo spesso lasciata al caso.
Per questo come Gruppo di Europa Verde abbiamo presentato un’interrogazione urgente in Consiglio regionale per chiedere:
• Un censimento immediato di ponti e viadotti più vecchi per verificarne la sicurezza.
• Nuovi fondi straordinari ai Comuni per ispezioni, manutenzioni e messa in sicurezza (potenziando la legge regionale 39/1991).
• Una revisione totale del sistema regionale di allerta con informazioni chiare, tempestive e dettagliate per la popolazione.
• Campagne di formazione obbligatorie per cittadini e imprese, affinché tutti sappiano come comportarsi concretamente durante le emergenze.
Finché la prevenzione non sarà una vera priorità politica in Veneto corriamo il rischio di incorrere in altre tragedie simili.