Nell’ultimo Consiglio regionale abbiamo assistito a uno spettacolo indecente: l’approvazione del PDL 290, il cosiddetto “ordinamentale”, si è trasformato nell’ennesimo blitz a colpi di emendamenti fuori tema.
Mi riferisco soprattutto all’emendamento della maggioranza che di fatto riproponeva il “Salva-Casa” di Salvini, un condono mascherato da tre pagine infilato in una legge che nulla aveva a che fare con l’urbanistica.
Abbiamo contestato duramente anche un altro tentativo di Fratelli d’Italia di regalare nuovi metri cubi in zona agricola: volevano escludere i porticati dei nuovi fabbricati dal computo volumetrico, aprendo la porta a nuove colate di cemento.
Grazie alla nostra ferma opposizione e al parere che ho chiesto seduta stante dell’Ufficio Legislativo, abbiamo fatto ritirare l’emendamento.
Nel frattempo, mentre si tenta di aumentare le possibilità di costruzione, la maggioranza boccia i nostri ordini del giorno sulle case popolari (ERP). Basterebbe un investimento di 25.000 euro ad abitazione per ristrutturarne molte oggi abbandonate. Ma a questa destra interessa più il cemento che il diritto all’abitare, costruire in ogni angolo invece di investire nell’esistente.
Abbiamo fatto di tutto per contrastare questo assalto alla pianificazione seria.
Ma questa maggioranza se ne frega dell’ambiente e delle conseguenze che provocano queste scelte scellerate, continua nella miope visione di portare a casa consensi qui e ora incurante del futuro che lasceranno alle nuove generazioni.