• Il matrimonio tra Jeff Bezos e Lauren Sánchez è costato tra i 40 e i 50 milioni di euro.
• Tre giorni di festeggiamenti, 27 cambi d’abito per la sposa, oltre 200 invitati VIP.
• Più di 90 jet privati atterrati a Venezia, yacht di lusso, palazzi storici affittati.
Una città ostaggio dell’élite• Strade e ponti chiusi, servizi pubblici deviati, residenti penalizzati.
• Venezia trasformata in un set esclusivo, con misure di sicurezza straordinarie.
• L’evento ha aggravato il problema del sovraffollamento turistico e della speculazione immobiliare.
Le ragioni della protestaSabato 28 giugno ho partecipato al corteo No Bezos insieme a Europa Verde, comitati locali e associazioni ambientaliste e all’on. Luana Zanella copogruppo di AVS alla Camera.
Abbiamo detto NO a un evento che rappresenta tutto ciò che non vogliamo per Venezia e per il nostro Paese:
1. Concentrazione della ricchezza
• Jeff Bezos è uno degli uomini più ricchi del pianeta, mentre milioni di persone faticano ad arrivare a fine mese.
• Il suo matrimonio è stato una provocazione sociale, in un momento di crisi economica, climatica globale, guerre con stragi di innocenti come accade a Gaza.
2. Distorsioni del sistema Amazon
• Amazon è nota per:
• Condizioni di lavoro precarie nei magazzini.
• Sfruttamento dei lavoratori e ritmi disumani.
• Evasione fiscale sistemica, con elusione degli extraprofitti in Europa e in Italia.
• Consumo di suolo spropositato con i poli logistici
3. Ingiustizia climatica
• L’uso massiccio di jet privati e yacht ha generato un’impronta ecologica enorme.
• In piena emergenza climatica, eventi del genere sono inaccettabili.
4. Svendita della città
• Venezia è Patrimonio dell’Umanità, non un luna park per miliardari.
• Serve una città a misura di residenti, non di eventi privati da milioni di euro.
Conclusione: Perché abbiamo detto NOIl matrimonio di Bezos a Venezia non è solo un evento mondano. È il simbolo di:
• Un sistema che concentra ricchezza e potere in poche mani.
• Una città svenduta al turismo di lusso, mentre i residenti vengono ignorati.
• Un modello economico che sfrutta lavoratori, non paga le tasse e distrugge il pianeta.
• Una visione del mondo che normalizza l’ingiustizia, anche di fronte a tragedie come Gaza.
La nostra proposta• Stop alla privatizzazione degli spazi pubblici.
• Regole chiare contro l’uso distorto del patrimonio culturale.
• Tassazione degli extraprofitti e delle multinazionali.
• Politiche per una Venezia vivibile, giusta, sostenibile.