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Zanoni (PD): “Tanti auguri a Venezia per i suoi 1600 anni, serve un impegno comune contro i cambiamenti climatici per allungarle la vita”

Venezia, 25 marzo 2021

“Oggi celebriamo i 1600 anni della fondazione di Venezia, luogo unico e che il mondo ci invidia. Dobbiamo però guardare al futuro e impegnarci affinché, tra un secolo, si possa festeggiare ancora. Gli studi sui cambiamenti climatici e l’innalzamento dei mari parlano del rischio di una città sommersa entro il 2100, altri hanno previsioni addirittura più fosche”. A rilanciare l’allarme in occasione del compleanno della Serenissima è il consigliere del Partito Democratico Andrea Zanoni, citando recenti ricerche legate al riscaldamento globale. 

 

“Non è un tema nuovo: quando ero parlamentare europeo, dal 2011 al 2014, più volte la questione dell’innalzamento dei mari, ripercussione legata ai cambiamenti climatici, è stata al centro delle discussioni in commissione Ambiente. L’esempio citato continuamente era quello di Venezia, un caso eclatante e clamoroso: un gioiello mondiale, con un patrimonio inestimabile di storia e cultura che rischia di essere la prima città a ‘capitolare’. E gli studi più recenti, purtroppo, confermano. Secondo un rapporto coordinato da Enea, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, sul livello di variazioni nel Mediterraneo, senza interventi di mitigazione, entro il 2100 migliaia di chilometri quadrati di aree costiere italiane finiranno sott’acqua: l’innalzamento del mare nei principali porti è stimato in circa un metro, +1,064 a Venezia, seguita da Napoli e Cagliari. E ad oggi non sappiamo se il Mose, che è stato progettato senza tener conto dei mutamenti climatici e quindi senza la necessità di dover entrare in funzione praticamente ogni giorno, potrà essere davvero di aiuto. Un’altra ricerca realizzata dagli scienziati di Climate Central nel 2019 e pubblicata sulla rivista ‘Nature’ prefigura uno scenario peggiore, con un pericolo concreto entro il 2050 per centinaia di città in tutto il mondo: Mumbai e Calcutta in India, Amsterdam e in Veneto Venezia e Rovigo. Sono previsioni che impressionano: l’Aqua Granda del novembre di due anni fa rischia di essere solo un ‘assaggio’ di quello che potrà accadere  sempre più spesso se non interveniamo rapidamente – avverte Zanoni – Occorre accelerare sulla transizione ecologica ed energetica prima che succeda l’irreparabile”.

 
 
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