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Catania, randagi alla Questura, Zanoni: “Invece che accanirsi contro gli agenti che proteggono questi cani, si pensi a combattere la zoomafia”

L’eurodeputato Andrea Zanoni condanna il blitz delle forze dell’ordine per scacciare qualche cane randagio dal Commissariato di Nesima a Catania ed esprime solidarietà al Vice Questore aggiunto accusato di avere offerto loro delle cure. “Le forze dell’ordine pensino a combattere i terribili casi di zoomafia come le corse illegali di cavalli invece che contrastare i colleghi che si prendono cura di qualche randagio”

“Quanto denunciato dalle stampa siciliana e dal sindacato di polizia Ugl in merito al blitz organizzato per cacciare alcuni cani del commissariato di Nesima a Catania è a dir poco grottesco. Invito chi di dovere a usare questa solerzia per combattere i numerosi casi di zoomafia, come le corse illegali di cavalli, che interessano la città invece di colpire i colleghi per qualche povero cane randagio”. E’ il commento di Andrea Zanoni, eurodeputato ALDE e vice presidente dell’Intergruppo per il Benessere e la Conservazione degli Animali al Parlamento europeo, in merito al maxi intervento della questura che ha visti impegnati addirittura alcuni agenti della Digos il 17 settembre scorso.

“Invito le forze dell’ordine a concentrare i propri sforzi sui gravi fenomeni di zoomafia che continuano a verificarsi nel catanese, dalle corse dei cavalli alla macellazione illegale degli stessi passando per i terribili e sanguinari combattimenti tra cani – attacca Zanoni – Lo spiegamento di risorse e uomini per cacciare qualche randagio e scoprire chi dava loro da mangiare nel commissariato di Nesima, rappresenta oltre a uno spreco economico un atto maldestro e irrispettoso sia nei confronti dei cani che di chi offriva loro umanamente un po’ di assistenza”.

“Come eurodeputato e vice presidente dell’Intergruppo per il Benessere e la Conservazione degli Animali al Parlamento europeo, ricevo spesso segnalazioni di maltrattamento e violenze animali in Sicilia. Questi sono i reati sui quali le forze dell’ordine devono concentrarsi – aggiunge l’eurodeputato – Nel particolare, esprimo la mia solidarietà al Vice Questore accusato di aver offerto assistenza a qualche cane randagio della zona e ringrazio tutti quei bravi agenti della Polizia di Stato che, in Sicilia come nel resto d’Italia, compiono ogni giorno con coraggio il proprio dovere”.

BACKGROUND

In un comunicato ufficiale, il sindacato di polizia Ugl condanna “l’atteggiamento  tenuto  dai  vertici  della Questura di Catania nel blitz effettuato in data 17/09/2013 presso il  locale  Commissariato  NESIMA.  Secondo il sindacato, “per  accertare  se  all’interno  di  quegli uffici  venissero  detenuti  dei  cani,  è  stata  impiegata  la  Squadra Sopralluoghi del locale Gabinetto Regionale della Polizia Scientifica, personale  della  D.I.G.O.S.,  della  Squadra  Mobile  e  della  Zona Telecomunicazioni. Dopo aver impiegato  uno  sproporzionato numero di uomini e mezzi della Polizia di Stato, è stato accertato che nel cortile interno del Commissariato era presente un cane di piccola taglia e due ciotole. Il piccolo animale, alla loro vista, si è allontanato attraverso gli spazi delle inferriate”. “L’atto  di  forza  del  Questore  di  Catania  è  continuato  fino  ad  oggi poiché, con effetto immediato, ha   rimosso il Dirigente del Commissariato di Nesima,  colpevole  di  aver  rappresentato una realtà difforme da quella da lui  personalmente   constatata”.

In un secondo comunicato ufficiale, sempre il il sindacato di polizia Ugl afferma di aver “ricevuto  numerose  telefonate  da parte dei poliziotti che prestano servizio nella Questura di Catania, i quali hanno manifestato la loro inquietudine   per l’inaudito e sproporzionato atteggiamento tenuto dal signor Questore di Catania e dal signor Vicario, durante l’ispezione effettuata in data 17/09/2013 presso  il  locale  Commissariato  “Nesima”.

Ufficio Stampa Eurodeputato Andrea Zanoni
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