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Ambiente – Zanoni (PD): “La nuova legge sulla falconeria va fermata perché mette a rischio la fauna selvatica”

Venezia, 24 gen. 2019  – “La nuova legge sulla falconeria mette a rischio la fauna selvatica, è un provvedimento che va quindi assolutamente stoppato”.

Lo chiede il consigliere regionale del Partito Democratico, Andrea Zanoni, che interviene così “sul PdL n. 99, che verrà esaminato martedì prossimo, 29 gennaio, in aula consiliare, che va a modificare la vigente normativa regionale sulla falconeria”.

“Le criticità principali del provvedimento – spiega il Vicepresidente della Commissione regionale Ambiente – riguardano la possibilità di allenare e addestrare i falchi, utilizzati a scopo venatorio, addirittura alla predazione, anche nei periodi di chiusura della caccia: è un pericoloso allargamento delle maglie, dove a rimetterci saranno come al solito gli animali selvatici, che dovrebbero essere difesi in quanto patrimonio dell’intera collettività”.

“Un falco, per natura animale predatore d’eccellenza, non conosce certo l’elenco delle specie cacciabili e protette – sottolinea l’esponente dei Democratici – si fionda addosso alle prede indipendentemente dal loro ‘status’, a differenza del cacciatore che può decidere a chi sparare. Equiparare, di fatto, le due attività è quindi assurdo”.

“Trovo inoltre pericolose le norme che prevedono l’utilizzo dei falchi tutto l’anno – continua il consigliere Dem –  inclusa la primavera, quando molti giovani esemplari di uccelli difficilmente potrebbero scampare agli artigli di questi formidabili rapaci. Si tratta dell’ennesimo regalo della Maggioranza a chi vede la natura solo come un qualcosa da predare. Purtroppo, siamo abituati al loro comportamento, sorprende invece il voltafaccia dei colleghi del Movimento Cinque Stelle che in campagna elettorale si ergono ipocritamente a paladini degli animali e dell’ambiente, mentre in Commissione Agricoltura si astengono su un provvedimento del genere, mentre noi abbiamo votato contro”.

“Adesso – conclude Andrea Zanoni – la battaglia si sposta in aula consiliare, dove presenterò emendamenti per cancellare queste norme che a mio avviso potrebbero anche essere considerate incostituzionali, soprattutto per quanto riguarda la predazione nei periodi di caccia chiusa. Inoltre, chiederò di inserire un divieto esplicito per la falconeria nelle aree protette della Rete Natura 2000, riserve e parchi naturali regionali”.

 

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