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Electrolux, a disposizione fondi europei per gli esuberi

Il Commissario Ue all’Occupazione risponde all’interrogazione dell’eurodeputato Andrea Zanoni sulla delocalizzazione dell’Electrolux e i 200 esuberi italiani. Se sono soddisfatte certe condizioni, l’Ue mette a disposizione il Fondo sociale europeo e il Fondo di adeguamento alla globalizzazione.

Zanoni: “Le autorità italiane facciano immediatamente domanda di accesso ai fondi. Le delocalizzazioni selvagge vanno disincentivate a livello europeo

 

“I lavoratori colpiti dalla ristrutturazione dell’Electrolux possono avere titolo ad un sostegno del Fondo Sociale Europeo (FSE) e, a patto che siano soddisfatte le necessarie condizioni, del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione”. E’ la risposta del Commissario Ue all’Occupazione Laszlo Andor all’interrogazione dell’eurodeputato PD Andrea Zanoni sulla delocalizzazione annunciata dall’azienda svedese Electrolux in Polonia e Ungheria che comporta 200 esuberi nei sui stabilimenti italiani (Porcia (PN) per le lavatrici, Susegana (TV) per i frigoriferi, Forlì per i forni e i piani cottura e Solaro (MI) per le lavastoviglie).

 

“La Commissione incoraggia le imprese a seguire le buone pratiche per una gestione proattiva e socialmente responsabile delle ristrutturazioni”, prosegue il Commissario Ue che specifica come “i fondi dell’UE non dovrebbero però essere usati per finanziare tali rilocalizzazioni”.

 

Il dramma dei 200 lavoratori dei quattro stabilimenti italiani dell’Electrolux rispecchia la mattanza sociale che comportano queste delocalizzazioni selvagge. Fortunatamente l’Europa mette a disposizione dei fondi per attutire le conseguenze degli esuberi – commenta Zanoni – Tuttavia, se è vero che purtroppo l’Europa non può impedire alle aziende di spostare la propria produzione in un altro Paese, almeno dovrebbe disincentivare quelle imprese che delocalizzano seguendo solo una logica speculativa di mero e cinico profitto”.

 

In attesa di norme Ue rigorose a proposito, improntate alla difesa del proprio territorio e tessuto imprenditoriale, invito le autorità italiane a fare immediatamente domanda per accedere ai fondi ai quali abbiamo diritto, e sottolineo quanto ribadito dallo stesso Commissario Andor ovvero che tutti gli Stati membri sono invitati a migliorare il loro contesto imprenditoriale e a renderlo maggiormente favorevole agli investimenti e all’occupazione”, conclude l’eurodeputato.

 

NOTE

 

Il 25 ottobre 2013 Electrolux, multinazionale svedese produttrice di elettrodomestici, ha annunciato tagli del personale per 2.000 unità, di cui 1.000 in Europa (sulle 7.500 unità attualmente impegnate). Di questi esuberi, 200 interesseranno l’Italia, dove Electrolux ha quattro stabilimenti: Porcia (PN) per le lavatrici con circa 1.200 dipendenti, Susegana (TV) per i frigoriferi (1.000 lavoratori), Forlì per i forni e i piani cottura (800 unità) e Solaro (MI) per le lavastoviglie (900 unità).

 

Alcune produzioni dovrebbero essere spostate in Polonia e in Ungheria. Su tutti e 4 gli stabilimenti italiani è stata avviata “un’indagine comparata sui costi e sulla competitività” della durata di sei mesi, investigazione che rischia di risultare nella chiusura delle fabbriche indagate.

 

Ufficio Stampa Eurodeputato Andrea Zanoni

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