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La Regione salvaguardi gli interessi dei cittadini, non quelli di TERNA SpA

COMITATI VENETI E FRIULANI UNITI CHIEDONO ALLA POLITICA VERA AUTONOMIA DECISIONALE NEL TERRITORIO DOVE SOLLECITANO IL VOTO PER CANDIDARSI A GOVERNARE
AUTONOMIA PER  SALVAGUARDARE INNANZITUTTO I GLI INTERESSI DEI CITTADINI E DEL TERRITORIO E NON QUELLI DI  TERNA
CAT Comitati Ambiente Territorio, Comitato CappellaVive, Paeseambiente, Comitato dei Cittadini di Morgano, Comitato dei Cittadini di Quinto di Treviso, Comitato dei Cittadini di Zero Branco, Legambiente Trevignano, Comitato di Salvaguardia Ambientale Comunale Volpago del Montello, Silis Morgano, Legambiente Istrana, Comitato per la Vita del Friuli Rurale hanno deciso di unire le loro forze per opporsi al disegno di Terna che prevede la realizzazione aerea di tre elettrodotti ad altissima tensione in Veneto e in Friuli, oltretutto funzionali all’eventuale insediamento delle centrali nucleari di Chioggia e Monfalcone. L’iniziativa si concretizzerà, nei prossimi giorni, con una serie di azioni concertate e finalizzate a dimostrare la fattibilità dell’interramento dei tre elettrodotti.
I tre elettrodotti da 380.000 volts sono:
1) Dolo-Camin nei comuni di Dolo, Camponogara, Fossò, Strà, Vigonovo, Saonara.
2) Scorzè-Volpago del Montello nei comuni di Venezia, Martellago, Scorzè, Zero Branco, Paese, Quinto di Treviso, Parco del Sile, Morgano, Trevignano e Volpago del Montello.
3) Redipuglia-Udine Ovest in Friuli che si collega all’incombente Linz-Cordignano,  nel territorio Veneto e Friulano, una volta esteso alla stazione di Sandrigo.
 
Terna S.p.A. opera in regime di posizione dominante per le strutture di trasporto di energia elettrica,  e di concessionaria esclusiva del dispacciamento di energia elettrica sul territorio nazionale.
Come si legge nel sito della società, la sua missione  è assicurare un servizio di interesse generale, ponendo però attenzione al risultato, atto a “creare valore per gli azionisti” (per il 70% privati di cui il 36%  fondi esteri).  E questo viene massimizzato se si è in presenza di regime di posizione dominante, che ha consentito a Terna S.p.A.  1395,2 di Milioni di Euro di ricavi con un Utile Netto di 341 milioni di Euro che nel 2009 si appresta a superare.
 
Terna S.p.A. pretende di realizzare le linee descritte in aereo, con piloni alti da 60  a 72 metri,  incontrando la ferma opposizione delle comunità locali, le quali  reputano che tali infrastrutture compromettano il valore e la fruibilità sociale del territorio attraversato, rappresentino una serissima e fondata minaccia per la salute della popolazione e, di conseguenza, generino un insopportabile costo socio-sanitario ed economico a carico della cittadinanza.
 
TERNA S.p.A. è attiva nel dimostrare l’inapplicabilità della soluzione interrata, ovvero il loro insostenibile costo economico, asserendo che comporterebbe costi  pari a 18/19 volte quella aerea;
 
MA ALTRE APPLICAZIONI  vengono sistematicamente adottate dai paese europei, dove altre soluzioni sono state possibili.  
Conseguentemente, tutte le Amministrazioni locali interessate hanno espresso la loro contrarietà agli elettrodotti aerei con delibere consiliari o con dichiarazioni ufficiali; la Provincia di Padova, la Provincia di Venezia ed il Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia hanno deliberato a favore dell’interramento.
 
Permane in atto, da parte di TERNA S.p.A., una costante pressione sugli Amministratori Comunali volta  a disattendere la  contrarietà espressa dai cittadini, e che si concretizza col subdolo ricatto della dismissione di  linee aeree esistenti (quasi sempre a bassa tensione) in cambio della costruzione di quelle ad altissima tensione.
Appare evidente che si tratta di opere a grandissimo impatto, prospettate in modo frammentario, atto ad impedire una valutazione complessiva e che vede la Pubblica Amministrazione, Centrale e Regionale,  acquiescente alla progettualità voluta da Terna SpA.
 
Infatti il Territorio attraversabile dall’elettrodotto Venezia Nord-Volpago del Montello – che conta circa 130.000 abitatnti – trova l’assoluta contrarietà delle popolazioni locali, in quanto si tratta di una variante dell’originale Venezia – Cordignano, e determina solo la distruzione di aree agricole di grande pregio (radicchio rosso IGP, asparagi, e altre colture IGP), ne compromette gravemente il valore economico, fa venir meno la capacità di attrazione enogastronomia, taglia la grande oasi rappresentata dal parco del Sile, e non presenta alcuna utile funzionalità alle aree attraversate;
il Territorio attraversabile dall’elettrodotto Dolo-Camin, che conta circa 80.000 abitanti che parte dalla Riviera, area che ha oggi la sua vocazione prevalente nell’illustrare al mondo una gran parte di quel patrimonio Veneto (e italiano), inscindibile da ciò che rappresenta Venezia, senza tuttavia trascurare il peso dell’area agricola che resta a presidio della qualità di vita, trova l’assoluta contrarietà delle popolazioni locali, ferme sul punto che non può e non deve essere accettato che venga “devastata” da una opera, i cui fini vengono dissimulati
Il nostro Paese  – un tempo culla del paesaggio – é ancora depositario e custode di oltre la metà del patrimonio culturale dell’intera umanità. Il Veneto ne rappresenta una quota importante.
Resta da capire se i candidati al Governo Regionale preferiscano preservare e valorizzare una delle pochissime materie prime di cui disponiamo – il nostro patrimonio paesaggistico e monumentale – oppure preferiscano fare gli interessi degli azionisti   di TERNA S.p.A..
Risulta, inoltre, non dimostrata la effettiva utilità di queste opere per le popolazioni dei territori attraversati. Anzi, i tre elettrodotti risultano del tutto funzionali alla prevista localizzazione delle centrali nucleari di Chioggia e Monfalcone, risultando addirittura propedeutici alle medesime.  
 
si chiede
che i Signori Candidati Presidenti Regionali e i Signori Candidati Consiglieri Regionali, facciano proprie le istanze(*) espresse nel documento del 22.2.2010 inserendole negli impegni del programma elettorale. A questo scopo proponiamo ai candidati regionali una condivisione e un’adesione, anche formale, a questo impegno;
 
si chiede 
ai Signori Candidati la disponibilità a collaborare e condividere, con i comitati ed associazioni scriventi,  l’organizzazione di un convegno sovraregionale, aperto alle esperienze e al contributo di altre realtà territoriali ed imprenditoriali sul tema in esame, al fine di individuare, proporre e chiedere la realizzazione degli elettrodotti con le migliori soluzioni tecnologiche disponibili, capaci di coniugare le necessità di adeguamento della rete elettrica, con gli interessi  dei territori attraversati, che non sono solo quelli paesaggistici, ma anche quelli della tutela della salute e degli interessi patrimoniali delle comunità interessate;

Si chiede
come primo, urgente, indifferibile passo, di attivarsi per sospendere l’esecutività del Dolo-Camin che ha già ottenuto il decreto autorizzativo del Ministero dell’Ambiente. 
 
Si comunica
che continueremo a sensibilizzare le popolazioni sugli impegni che la politica in generale ed i candidati Regionali, nel presente, vorranno assumersi o non assumersi;
che invitiamo i candidati a partecipare ai dibattiti e Assemblee, che continuano a svolgersi nei territori 
 
(*)   istanze
Ø che l’elettrodotto Dolo – Camin venga interrato, lungo la esistente via di comunicazione autostradale, la A4 Venezia-Padova;  
Ø che l’elettrodotto Venezia Nord – Volpago del Montello sia realizzato secondo l’originale progetto VENEZIA-CORDIGNANO, e che sia interrato lungo le esistenti vie di comunicazione autostradale, la A27;  
Ø che l’elettrodotto v Redipuglia-Udine Ovest e ogni sua prosecuzione verso Sandrigo, sia analogamente interrato lungo le esistenti vie di comunicazione autostradale; 
Ø che ad ogni buon conto l’interramento sia contestuale e coprogettualizzato – ovvero  medesimo progetto e simmetrica tempistica – con le opere di dismissione e di riassetto funzionale delle linee aeree da doversi dismettere; 

CAT Comitati Ambiente Territorio-Adone Doni-3400020207-www.infocat.it-trabrentaegraticolato@gmail.com
Comitato CappellaVive (www.CappellaVive.it   info@cappellaVive)
Paeseambiente  (paeseambiente@ecorete.itwww.paeseambiente.org)
Comitato dei Cittadini di Morgano
Comitato dei Cittadini di Quinto di Treviso
Comitato dei Cittadini di Zero Branco
Legambiente Trevignano
Comitato di Salvaguardia Ambientale Comunale  Volpago del Montello
Silis Morgano
Legambiente Istrana
Comitato per la Vita del Friuli Rurale  
Padova,Venezia, Treviso, Udine 27 febbraio 2010

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