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Parco Zoo di Poppi (Arezzo): richiesti controlli contro il degrado

Arezzo, 23-12-2011

Andrea Zanoni scrive al Sindaco di Poppi (AR), all’ASL e al Corpo Forestale dello Stato di Arezzo per chiedere controlli sullo stato di detenzione degli animali nel locale Parco Zoo. Numerose segnalazioni provenienti da cittadini di tutta Italia parlano del Parco Zoo di Poppi  (Arezzo) come di un luogo dove gli animali sono rinchiusi in recinti piccolissimi, come quello delle volpi e delle linci; di un lupo, animale di branco, rinchiuso da solo e in evidente stato depressivo; di cicogne impossibilitate a volare.
In particolare poi si soffermano sulla situazione dell’orso che si trova in un vano di cemento dalle dimensioni minuscole, pieno d’umidità, senza una pianta, senza possibilità di stare in un luogo asciutto, o all’ombra di un albero.

A corredo delle segnalazioni ci sono poi alcune foto tra cui quella del recinto dell’orso, per nulla adeguato all’animale.

“Ho deciso – dichiara Andrea Zanoni, eruroparlamentare di IDV – di scrivere al Sindaco di Poppi, alle locali ASL e al Comando del Corpo Forestale dello Stato per chiedere di effettuare una serie di controlli atti a verificare il pieno rispetto di quanto previsto dalle norme sui giardini zoologici e da quelle generali sul benessere degli animali”.

“Come si evidenzia addirittura all’art.1 della Direttiva 1999/22/CE – continua Zanoni – il ruolo principale dei giardini zoologici, per cui è autorizzata la creazione o la proroga dell’attività, è quello di “proteggere la fauna selvatica e di salvaguardare la biodiversità” e della “conservazione della biodiversità”, non quello di esporre gli animali al pubblico e quindi detenerli in spazi angusti, senza riparo, in modo che siano sempre visibili agli spettatori”.

“Ho ricordato alle autorità locali che la normativa europea prevede tra l’altro di: “sistemare gli animali in condizioni volte a soddisfare le esigenze biologiche e di conservazione delle singole specie, in particolare provvedendo ad un arricchimento specifico delle zone recintate sotto il profilo della specie e mantenere un elevato livello qualitativo nella custodia degli animali grazie ad un vasto programma di trattamenti veterinari preventivi e curativi e di alimentazione”.

“E poi che il D.Lgs. 73/2005, che recepisce la direttiva europea, specifica chiaramente che: “Gli animali devono essere ospitati in recinti o vasche che, sia dal punto di vista dello spazio che dell’arricchimento ambientale, consentano adeguato movimento ed esercizio fisico, come richiesto per il benessere della specie di appartenenza”, e che “I recinti esterni devono essere dotati di ripari dalla pioggia o dal sole eccessivo”.

“Mi auguro – conclude Zanoni – che le autorità competenti facciano tutti i controlli del caso e riportino finalmente le condizioni degli animali del “parco” a norma di legge. Da troppo tempo si sente parlare di questo Zoo senza che le cose siano mai cambiate, se non c’è la volontà e l’interesse a rispettare le normative vigenti la struttura non può che essere chiusa”.

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Sito www.andreazanoni.it

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