L’altra sera all’incontro con Legambiente Veneto, “SFIDA AI CANDIDATI”, ho avuto la possibilità di confrontarmi con gli altri candidati della provincia di Treviso e mettere sul tavolo l’unica agenda che conta: quella che guarda alla salute del nostro territorio e alla legalità.
L’occasione è stata perfetta per allineare il programma di Alleanza Verdi Sinistra con le richieste chiare e precise della #BussolaVeneto2030. La cosa non mi stupisce: le nostre posizioni in tema ambientale e di contrasto alle lobby coincidono perfettamente.
Ma c’è un dato che, ogni anno, grida vendetta e su cui la Regione continua a far finta di niente: secondo il rapporto Ecomafia 2025, il Veneto è la 9ª Regione in Italia per reati ambientali! Avete capito bene: 1.823 illeciti penali. Venezia (e tutti i suoi interessi) figura addirittura al 12° posto nazionale, più di Palermo o Reggio Calabria!
E la politica regionale che fa? Se ne lava le mani. Perché? Forse perché il ciclo del cemento, i rifiuti e la gestione allegra del territorio fanno gola a troppi, troppi amici potenti. Il Veneto ha bisogno di istituzioni che combattano, non di chi si gira dall’altra parte. Chi è complice del silenzio, è complice delle ecomafie.
Io sono qui da sempre, contro le mafie, la corruzione e i privilegi dei più forti. Sono l’unico che in Regione non ha mai guardato in faccia nessuno, a inizio anno ho denunciato alla magistratura il figlio di Trump per bracconaggio in laguna di Venezia e il mese scorso alla Corte dei Conti Zaia e la sua giunta per danno erariale in relazione ai danni economici causati dalla superstrada pedemontana.
Se volete un rappresentante che metta l’ambiente e la legalità prima degli interessi di pochi, sostenetemi!
Il 23 e 24 novembre votate Alleanza Verdi Sinistra e se abitate in provincia di Treviso scrivete ZANONI