Sversamenti fiume Boite (Bl). Zanoni (AVS): “Indagini in corso. Regione Veneto potrebbe costituirsi parte civile.”

“Lo scorso 27 giugno, a seguito della frana a Cancìa, nel torrente Boite, la stessa che rese impraticabile la strada per Cortina, si è verificato un grave sversamento di gasolio da una cisterna interrata, che aveva causato un intenso e persistente odore avvertito da molti cittadini. Presentai subito una interrogazione in Consiglio regionale per sapere se ARPAV avesse trasmesso gli atti alla magistratura, se la Regione si sarebbe costituita parte civile in caso di procedimento per danno ambientale e se i danni prodotti fossero stati quantificati. Dalla recente risposta della Giunta regionale emerge che la cisterna, probabilmente a servizio di edifici demoliti, è stata rimossa e che da subito furono previste operazioni di messa in sicurezza. L’individuazione del soggetto responsabile fu avviata dalla provincia di Belluno e attualmente risultano in corso indagini coperte da segreto. La Regione del Veneto, in risposta alla mia interrogazione, ha affermato che la possibilità di costituirsi parte civile, in presenza di procedimento penale, verrà presa in debita considerazione, così come la richiesta di risarcimento dei danni provocati. Ritengo che questo disastro fosse evitabile. Servono maggiori controlli a tutela dei nostri territori montani e a difesa della salute dei cittadini.” Lo dichiara il Consigliere regionale Andrea Zanoni (AVS).

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