Una raccomandata spedita da Colle Umberto (TV) è stata recapitata a Vittorio Veneto otto mesi dopo, viaggiando alla velocità media di un chilometro al mese. Non è uno scherzo, ma la realtà che ho denunciato con una mia interrogazione in Consiglio regionale.
L’ufficio postale di piazzale Medaglie d’Oro è chiuso il pomeriggio, lasciando interi quartieri senza un servizio essenziale, costringendo cittadini – soprattutto anziani – a spostarsi fino a Conegliano o Pieve di Soligo.
Sebbene la Regione dica di non avere competenza in materia, dopo la mia interrogazione ha interloquito formalmente con Poste Italiane che avrebbe garantito una rapida soluzione di quanto lamentato da molti cittadini, ancora tutta da vedere!
Avrebbero annunciato una riorganizzazione nella provincia di Treviso che – dicono – non prevede la chiusura di uffici o servizi, e promettono di rimodernare 83 sportelli postali.
Ma di fatto non toccano il vero problema: le riduzioni degli orari e delle disponibilità che, giorno dopo giorno, rendono i servizi postali sempre meno accessibili.
In compenso spingono ad usare l’app. che non può sostituire un servizio pubblico universale, soprattutto per chi non ha dimestichezza con la tecnologia. È l’ennesimo segnale di una gestione distante dalla realtà, che scarica sul cittadino la responsabilità di arrangiarsi, anziché migliorare i servizi.
Nel frattempo, famiglie e imprese subiscono ritardi, disservizi e disagi inaccettabili.
Come candidato è mia intenzione continuare a difendere servizi essenziali che devono restare universali e pubblici e vicini alle persone, soprattutto quelle più fragili.