Ho depositato un’interrogazione alla Giunta regionale per chiedere chiarezza su di un progetto che considero un vero tradimento verso i cittadini veneti: la nuova “Via del Mare” sarà a pagamento per ben 32 anni, sostituendo la gratuita Treviso Mare, costruita con il lavoro e i sacrifici delle generazioni passate.
Parliamo di un’infrastruttura affidata al Consorzio SIS, lo stesso della Pedemontana Veneta, tristemente nota per: ritardi, infiltrazioni in galleria, inquinamento da PFAS, buchi milionari nei conti pubblici.
Un film già visto, ma del genere horror: un’altra grande opera in project financing, con profitti ai privati e costi sulle spalle dei cittadini
Augurandomi che anche il Comune di Meolo, come quelli di Silea e Monastier, continuino a lottare nelle aule dei giudici amministrativi contro questo progetto, la Regione sta compiendo un capolavoro di opacità e arroganza: il progetto esecutivo non è stato pubblicato, non c’è alcuna valutazione aggiornata su impatti ambientali e viabilistici, nessun confronto con i territori.
Tutto deciso nel chiuso del palazzo.
Tutte domande rivolte alla Giunta nella mia interrogazione.
Zaia, Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia vogliono far pagare ai veneti una strada che dovrebbe restare libera e gratuita. È inaccettabile.
È ora che questa Regione venga governata con responsabilità per garantire ai veneti mobilità sostenibile, accessibile e gratuita. Per noi di AVS questa è un delle priorità.