Giovanni Colombo, attivista di Europa Verde, è stato multato a Castelfranco Veneto per non aver potato la siepe. Motivo? “Degrado urbano” e “rischio zanzare”.
Ma quella siepe non è incuria: è rifugio per merli, capinere, api e biodiversità. Sino ad agosto ci sono ancora nidi e nidiacei di covate tardive. Potarla ora significa compromettere la riproduzione e violare le leggi europee e italiane che vietano di disturbare gli uccelli nel periodo di nidificazione.
Io sto con Giovanni. Multarlo perché avrebbe agevolato la proliferazione delle zanzare non ha senso. Le zanzare si combattono con l’eliminazione dell’acqua stagnante, non con le cesoie sulle siepi fiorite. Il vero degrado è ignorare la natura, non proteggerla.
Questa multa non è solo contro Giovanni. È contro chi sogna città più verdi, più sane, più giuste, più attente alla biodiversità — come gli uccelli e gli insetti impollinatori. È contro chi crede che il decoro urbano non si misuri in centimetri di ligustro, ma nella capacità di convivere con la vita che ci circonda.

Solidarietà piena a Giovanni Colombo. La sua siepe è più viva di certi regolamenti.