DENUNCERO’ CHI APPROVA LA CACCIA IN DEROGA ALLA CORTE DEI CONTI PER DANNO ERARIALE

Durante la discussione sulla legge sui richiami vivi, la maggioranza ha approvato un ordine del giorno che spinge per la caccia in deroga.
È l’ennesima prova che per la destra la priorità è una sola: liberalizzare la caccia ad ogni costo, anche violando le norme europee.
Ora si vorrebbe addirittura autorizzare la caccia a specie protette come il fringuello, un uccellino di appena 12 grammi, violando apertamente la Direttiva Uccelli 2009/147/CE, che tutela tutta l’avifauna europea.
Nel 2012, da eurodeputato, mi ero già attivato per bloccare una deroga simile. Oggi, come allora, mancano le condizioni previste dall’art. 9 della Direttiva, e la Regione Veneto ha già subìto una procedura d’infrazione europea per lo stesso motivo.
Se la Giunta approverà questa nuova deroga, rischiamo una nuova procedura d’infrazione, con sanzioni economiche per lo Stato italiano, che potrebbe rivalersi sulla Regione.
E chi vota una deroga illegittima può essere chiamato a rispondere personalmente di danno erariale davanti alla Corte dei Conti.
Se qualcuno avallerà in Veneto la caccia in deroga a fringuello o storno, presenterò un esposto dettagliato alla Corte dei Conti e alla Commissione europea.
La tutela della fauna selvatica non è un optional. È un obbligo di legge.
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