Un plauso alla Questura e alla Procura di Treviso per l’operazione Focus23, che ha smantellato una rete di narcotraffico attiva tra Treviso e Ravenna.
Un colpo importante alla criminalità, che dimostra quanto la droga sia presente nel nostro territorio, spesso in modo invisibile ma devastante.
Ma non possiamo fermarci agli arresti. Il Ceis ha lanciato un allarme gravissimo: tra i giovani della Marca trevigiana è in aumento il consumo di nuove droghe chimiche pericolose, difficili da rilevare, facilmente reperibili online.
Nel bilancio semestrale del Ceis si parla di cocaina, crack, ketamina, oppiacei sintetici e nuove sostanze psicoattive che stanno distruggendo una generazione.
Eppure, manca una strategia regionale vera: niente prevenzione, nessun piano strutturato, pochi fondi per chi ogni giorno è in prima linea scuole, famiglie, servizi territoriali, comunità terapeutiche.
Come Presidente della Commissione Legalità ribadisco: la lotta al narcotraffico non può essere lasciata solo alle forze dell’ordine.
Serve un piano straordinario regionale, finanziato e concreto. I giovani non possono essere lasciati soli davanti a questa emergenza silenziosa.
Chi oggi si congratula per gli arresti, domani abbia il coraggio di investire davvero in prevenzione, salute e legalità.