CANALE OSSELLINO, 4 MESI DI MISTERO: IL LIQUIDO NERO C’È, MA LE CAUSE RESTANO SCONOSCIUTE

Lo scorso aprile con Europa Verde ho presentato un’interrogazione in Consiglio regionale sull’inquinamento del canale Osellino a Campalto, a due passi dalla laguna di Venezia.
Dalla risposta della Giunta emerge che è stata realizzata una doppia barriera in palancolato per isolare l’area contaminata. Un intervento necessario, certo, ma non sufficiente.
ARPAV ha escluso la presenza di idrocarburi, ma sono stati rilevati ferro, alluminio e manganese, già presenti nei terreni adiacenti. Il problema? A quasi 4 mesi dall’interrogazione, la fonte del liquido nerastro non è ancora stata individuata.
I cittadini sono preoccupati, giustamente. Eppure, le istituzioni sembrano rimbalzarsi le competenze: la Regione indica il Provveditorato alle Opere Pubbliche (PIOOPP), ma nel frattempo la salute pubblica resta esposta e l’ambiente a rischio.
È inaccettabile che nel 2025, in un territorio così fragile come la laguna di Venezia, non si sia ancora scoperta l’origine dell’inquinamento. Serve un’azione urgente, congiunta, trasparente.
Continueremo a monitorare e a incalzare la Giunta, perché la messa in sicurezza è solo il primo passo. Ora serve eliminare le cause alla radice, per proteggere l’ambiente e i cittadini.
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