Esprimo la mia piena solidarietà a Giuliano Varnier, Presidente dell’ANPI di Treviso, a tutti gli iscritti ANPI e alla comunità antifascista per il grave atto intimidatorio subito nei giorni scorsi.
Appendere una finta bomba alla cassetta delle lettere della sede ANPI non è una bravata, ma un gesto vile che richiama i metodi oscuri del passato e rappresenta un attacco diretto ai valori della Resistenza e alla nostra Costituzione.
Da anni appartengo all’ANPI e ne condivido l’impegno per la memoria democratica del nostro Paese. Oggi più che mai serve una risposta forte e unitaria da parte di tutte le forze democratiche. Chi attacca l’ANPI attacca la storia e i principi su cui si fonda la nostra Repubblica.
Non possiamo tollerare il silenzio, la complicità o l’ambiguità di chi governa: serve chiarezza. La memoria della Resistenza non si tocca.