Ieri sull’autostrada A4, tra Verona Sud e la A22 per il Brennero, l’asfalto era talmente molle da lasciare le impronte delle auto come se fosse fango.
Un’immagine surreale, ma purtroppo reale. Le cisterne d’acqua sono dovute intervenire per raffreddare il manto stradale, mentre chilometri di coda bloccavano la viabilità.
Questo non è un caso isolato. È il segno tangibile di un clima che sta cambiando troppo in fretta, con temperature roventi che mettono in crisi infrastrutture, salute e sicurezza.
E mentre tutto questo accade, l’Unione Europea, sotto la spinta delle destre, sta rallentando la transizione ecologica, frenando le politiche per ridurre le emissioni di CO₂, proprio quelle che alimentano il surriscaldamento globale.
Non possiamo più permetterci di ignorare i segnali.
Non possiamo più accettare che si antepongano interessi di parte al futuro del pianeta.
Io continuerò a battermi in Consiglio Regionale per una transizione ecologica vera, giusta e urgente.
Perché quando l’asfalto si scioglie, è la realtà che ci sta urlando di cambiare rotta.