PEDEMONTANA: 6,2 MILIARDI DI ROSSO, IL BUCO NERO DI ZAIA

La verità sulla Superstrada Pedemontana Veneta è ormai sotto gli occhi di tutti:
– un fallimento economico clamoroso
– un buco che cresce anno dopo anno
– 6,2 miliardi di buco che Zaia lascerà in eredità ai veneti.
La strategia degli sconti sulla Superstrada Pedemontana Veneta si è rivelata un flop clamoroso.
Dopo un anno di funzionamento completo e due mesi di sconti del 60%, i dati di aprile parlano chiaro: il traffico è aumentato di appena l’8%, gli incassi cresciuti solo del 6%, mentre il buco di bilancio per il 2025 passa da 51,8 a 64,4 milioni di euro (+12,5 milioni)!
Zaia ha venduto miracoli, ma la Pedemontana resta un buco nero, un disastro finanziario che si aggrava ogni anno:
2025 → da 51,8 milioni € a 64,4 milioni €
2026 → da 45,7 milioni € a 71 milioni €
2027 → da 40,3 milioni € a 80,9 milioni €
Se poi assumiamo i dati relativi al mese di aprile come misura per stabilire le previsioni per i prossimi mesi, con entrate da pedaggio di 11,6 milioni al mese (139 milioni annui) e uscite per canoni in media di 300 milioni l’anno, la perdita media annua sarà di 160 milioni di euro. In 39 anni di concessione, questo genererà una perdita complessiva di 6,2 miliardi di euro!
Il peggior affare della storia del Veneto.
E mentre per la SPV si buttano milioni, i cittadini restano senza servizi. Ben 222 Comuni veneti sono rimasti senza fondi per la sicurezza stradale ovvero per sistemare gli incroci, per le rotonde, piste ciclabili e marciapiedi.
Nel relativo bando si legge:
– 301 progetti finanziabili
– Solo 79 progetti finanziati
– 222 Comuni senza fondi (74%)
– 3,5 milioni di veneti senza sicurezza stradale, senza nuove piste ciclabili, rotonde e marciapiedi sicuri.
Zaia ha già tentato, senza riuscirci, di scaricare la SPV sullo Stato.
Ora non può più nascondersi dietro sconti-farsa.
Serve rinegoziare subito la convenzione-capestro del 2017 con SIS.
Va inoltre recuperato:
– il credito IVA da 20 milioni € ;
– le sanzioni di 25.000 € al mese per i ritardi nei lavori (mai applicate dalla Regione).
Come Europa Verde, continueremo a:
– monitorare i dati
– fare accesso agli atti
– garantire trasparenza contro la narrazione di Zaia e della Giunta.
Zaia ha fatto il peggior affare della storia del Veneto.
A novembre 2025 i veneti potranno finalmente giudicare:
scegliere la verità dei numeri o credere ancora alle favole del centrodestra?
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