L’8 e 9 giugno votiamo 5 SI.
C’è chi dice: “Tanto non cambia niente”.
Ecco, è lo stesso che poi si lamenta al bar, sul divano e pure in coda in farmacia.
Il referendum è uno strumento potente: è il momento in cui i cittadini possono dire la loro sopra la testa dei politici.
Io ci vado. E invito tutti voi a farlo. Perché chi non vota… si fa fregare due volte: da chi decide al posto suo e da chi gli ha detto di restare a casa.

Io voto 5 SÌ. Per più diritti, più giustizia, più dignità.
Usiamo questa arma democratica. Facciamoci sentire.