Mentre migliaia di cittadini attendono risposte concrete sul diritto alla casa, con l’approvazione del PDL 290, la cosiddetta “Legge ordinamentale” , la maggioranza in Consiglio regionale ha deciso di trasferire alla Giunta il potere di vendere il patrimonio di edilizia residenziale pubblica. Questo è un vero e proprio svuotamento delle prerogative dell’aula consiliare, che rappresenta cittadine e cittadini veneti nella loro totalità.
L’edilizia pubblica non è un affare tecnico: è una questione politica, sociale, democratica. Delegare alla Giunta significa togliere trasparenza, confronto, e apre la strada a decisioni calate dall’alto, senza ascoltare chi ogni giorno fatica a trovare un tetto sotto cui vivere.
Solo il Consiglio, attraverso il dibattito pubblico, le audizioni e la partecipazione, poteva garantire una gestione equa di un patrimonio così sensibile. Ora il Consiglio regionale e soprattutto noi consiglieri di opposizione non sapremo piu’ quando uno dei 580 comuni del Veneto deciderà di vendere queste case del pubblico. Con Europa Verde ci siamo opposti con forza fino all’ultimo a questa deriva centralista: il diritto alla casa non si svende, si difende.