L’Italia ha rimandato ancora una volta l’entrata in vigore del divieto di testare sostanze d’abuso e di effettuare trapianti tra animali vivi. Dal 1° luglio 2024 al 1° gennaio 2026: altri 18 mesi di sofferenza inutile.
L’altro giorno al Senato in Commissione Cultura, nell’ambito del voto agli emendamenti riferiti al Decreto-Legge attuazione misure PNRR e per l’avvio dell’anno scolastico 2025/2026 è stata approvata la proroga al 1 gennaio 2026 grazie a due emendamenti che vedono primi firmatari Pierantonio Zanettin (FI) e Ylenia Zambito (PD).
Perché questa decisione è inaccettabile:
• I test su animali per sostanze d’abuso hanno dimostrato ripetutamente la loro inutilità scientifica
• Esistono già metodi alternativi più efficaci e etici
• L’Italia dovrebbe essere all’avanguardia nella ricerca human-based, non rimanere ancorata a pratiche del passato
Mentre altri Paesi investono in ricerca innovativa e cruelty-free, noi rimaniamo prigionieri di una lobby che antepone i propri interessi al progresso scientifico e al rispetto per la vita.
Continueremo a lottare assieme alla LAV per una scienza che non sia costruita sulla sofferenza, per un futuro in cui la ricerca sia davvero al servizio dell’umanità senza calpestare altre vite.
Quando il Decreto arriverà alla camera AVS, alla quale fa parte Europa Verde, si opporrà presentando un emendamento per mantenere la data del primo luglio.
Gli animali non sono strumenti di laboratorio. Sono esseri senzienti che meritano rispetto.