Risuonare le note di “Faccetta nera” alla 96ª Adunata nazionale degli Alpini a Biella è un’offesa intollerabile ai valori democratici e antifascisti della nostra Repubblica. È uno sfregio vergognoso alla memoria di una città Medaglia d’oro della Resistenza.
Quello che è accaduto è gravissimo, perché strumentalizza una manifestazione che dovrebbe celebrare i valori di solidarietà, volontariato e spirito di servizio degli Alpini, valori opposti al fascismo e al colonialismo che quel canto rappresenta: oppressione, discriminazione e crimini coloniali.
Trovo ancora più sconcertante che Luca Zaia, Presidente della Regione Veneto presente all’Adunata, non abbia avuto il coraggio di condannare pubblicamente questo episodio gravissimo. È inaccettabile il silenzio di chi ha responsabilità istituzionali e politiche: la Lega prenda subito una posizione chiara e netta contro ogni rigurgito fascista, invece di nascondersi dietro generici elogi.
Questo silenzio assordante rende la Lega complice di questo oltraggio e rischia di normalizzare comportamenti che normalizzabili non sono e non devono essere.
Gli Alpini meritano rispetto e hanno una storia gloriosa, inclusa la partecipazione alla Resistenza, come dimostra il recente volume presentato proprio a Biella “Alpini Ribelli. Studi storici sulle Penne nere nella Resistenza 1943-1945”. Utilizzare il loro raduno per simili manifestazioni nostalgiche è un insulto alla loro memoria e alla nostra democrazia.
Come promotore del bando regionale per valorizzare i valori della Resistenza e dell’antifascismo, continuerò a battermi contro ogni forma di revisionismo e negazionismo storico e a denunciare ambiguità istituzionali su questi temi. Ricordo a tutti che il 5 giugno questo bando regionale scadrà, perciò chi è interessato si affretti.
FOTO VICENZA TODAY