Alluvionati di Castelfranco Veneto. Zanoni: “Intervenire subito con opere di messa in sicurezza per evitare l’ennesima alluvione.”

“Con le bombe d’acqua non si scherza, queste mettono a dura prova i vari corsi d’acqua che da centinaia di anni si sono adattati a determinate portate d’acqua, ora con il mix letale del consumo di suolo che ha ridotto la capacità di assorbimento dell’acqua da parte dei terreni e le bombe d’acqua causate dall’aumento delle temperature, queste portate sono insufficienti, sottodimensionate e perciò il rischio esondazioni è molto concreto.

A nord del centro storico di Castelfranco c’è un mix di corsi d’acqua veramente preoccupante come l’Avenale, il Rui, il Brenton e il Muson. Gli eventi del 16 maggio scorso e i successivi del 25 giugno ci insegnano che bastano delle precipitazioni sopra la media per allagare mezzo paese con l’ennesima alluvione.

Giusto ieri ho sentito il Commissario delegato dal Governo per i fatti del maggio 2025 sottoponendogli le preoccupazioni dei residenti e la necessità di interventi di messa in sicurezza a brevissimo termine. I cittadini di Castelfranco sono preoccupati a ragion veduta, basti pensare al dramma di ieri sera di Valdagno dove la piena dell’Agno ha fatto crollare un ponte causando la morte di padre e figlio.

Ho già chiesto degli accessi agli atti per approfondire la questione e capire cosa si stia facendo a breve e lungo termine, ma soprattutto in caso di emergenza che, come il cambiamento climatico ci insegna, può capitare in qualsiasi momento.” Lo dichiara il Consigliere regionale Andrea Zanoni (Europa Verde).

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