Dico un chiaro NO a ogni progetto che apra le porte dell’ex polveriera di Volpago del Montello ai cacciatori e alla coltivazione del prosecco.
È sempre stata un’area libera dalle doppiette e pesticidi e deve continuare a esserlo.
Usare la scusa dei cinghiali per annullare i divieti di caccia in un’area protetta è inaccettabile, tanto più che fa parte della Zona Speciale di Conservazione Montello, tutelata dall’Unione Europea.
A proposito di Montello è poi vergognoso che si voglia ridurre anche l’Oasi naturalistica attorno al Rifugio Gioia, dove trovano riparo cagnolini di persone fragili, sole o malate, spesso l’unico legame affettivo di chi vive un momento difficile.
Ridimensionare quest’oasi, come vogliono i cacciatori del posto, è un atto meschino, non solo contro la fauna selvatica, ma contro chi vive il Montello per amore, per cura e per rispetto.
La cosa incredibile è che chi oggi mette in discussione l’oasi nel 2024 ne propose i confini dopo gravi episodi, tra cui l’uccisione di un cagnolino del Rifugio da parte di un cane da caccia e il ferimento di un ciclista da una rosa di pallini.
Questa è un’aggressione al Montello, ai suoi residenti e a chi ogni giorno si prende cura degli animali e della natura.
Mi opporrò con forza in ogni sede.
FOTO: Sopralluogo del 29 luglio 2013 presso la polveriera di Volpago del Montello.