Progetto Silva a Montecchio Precalcino (Vi). Masolo e Zanoni (EV): “Vicini ai cittadini. Amministratori abbiano il coraggio di dire NO”.

“I cittadini sono contrari alla realizzazione di un impianto di stoccaggio di rifiuti speciali pericolosi, come proposto dalla SILVA S.r.l. a Montecchio Precalcino, a poca distanza da falde acquifere così importanti per le province di Vicenza e Padova. È risaputo che il territorio ospita uno dei più grandi e preziosi bacini acquiferi d’Europa. Da amministratori eletti dai cittadini, trincerarsi dietro a pareri tecnici, per non assumere una posizione netta rispetto alle fortissime e corrette preoccupazioni espresse da cittadini, comitati e associazioni, è un errore. Riteniamo che troppe siano le criticità che si sommano tra loro in questo progetto: l’incremento insostenibile del traffico che impatterà su aree inadeguate, quali strade marginali di campagna e l’attraversamento di alcuni centro cittadini; il trattamento di rifiuti pericolosi provenienti da resti ospedalieri; la vicinanza dello stabilimento alla zona risorgiva di Dueville; l’immissione nell’aria di odori e polveri impattanti sulla quotidianità dei residenti; il rischio di rumori notturni oltre i limiti di legge; ma soprattutto il rischio che qualcosa ‘vada storto’, un fattore che la storia passata e presente del nostro Paese ci costringe a non perdere di vista. Come più volte espresso dai cittadini e da alcuni consiglieri comunali, che per primi hanno sollevato la questione, anche nei comuni contermini, riteniamo che la vera priorità sia quella di effettuare la bonifica dell’ex stabilimento Safond, ditta specializzata nel trattamento degli scarti ovvero delle sabbie di fonderia, che ha cambiato nome in SILVA S.r.l. nel 2022, dopo essere stata acquisita dal Gruppo EcoEridania. Lo stabilimento SILVA, che si trova a fianco all’ex impianto Safond, sotto cui 7 anni fa è emersa la presenza di metalli pesanti, è ricompreso in una zona di ricarica della falda ad elevata vulnerabilità che alimenta gli acquedotti di Padova e Vicenza, in un’area che merita la massima attenzione da parte di tutta la provincia. Ed è poi la Provincia di Vicenza la proprietaria, a poche centinaia di metri, di un’area naturalistica di rilevanza straordinaria –le sorgenti del Bacchiglione, zona SIC/ZPS– di estrema bellezza e fragilità. Ma anche la Regione deve prestare massima attenzione sull’attuale fase autorizzativa perché le ripercussioni di tale progetto non coinvolgono un singolo comune, bensì un’area vasta di dimensioni sovra-provinciali. Inoltre, riteniamo che debba entrare a pieno titolo nelle procedure autorizzative perché la gestione di rifiuti pericolosi ricade completamente nelle mani di un privato, e i controlli su questa attività dovranno essere effettuati da ARPAV e dall’USLL per garantire la tutela dell’ambiente e della salute pubblica.” Lo dichiarano i Consiglieri regionali Renzo Masolo e Andrea Zanoni (Europa Verde).

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