IL VENETO RISCHIA DI FAR COLASSARE LE CASE DI RIPOSO (IPAB) A CAUSA DELLA RIFORMA CHE ASPETTIAMO DA 24 ANNI. E A PAGARE RETTE INSOSTENIBLI SONO MIGLIAIA DI FAMIGLIE VENETE.

24 anni per attuare una riforma! E’ dal 2001 che la Regione Veneto dorme, anno di approvazione del decreto n. 207 che imponeva alle Regioni di trasformare l’assetto ottocentesco delle IPAB, le cosiddette Case di riposo o RSA, in istituti più moderni ed efficienti.
Nel frattempo, la situazione nelle RSA in Veneto è diventata una bomba ad orologeria. Mancano migliaia di operatori: solo nella provincia di Treviso servirebbero 500-600 Operatori sociosanitari, gli OSS, e 80-100 infermieri in più.
A livello regionale, la carenza è di almeno 3.000 OSS. In molte strutture, gli ospiti non autosufficienti non vengono neppure alzati dal letto ogni giorno, e di notte la presenza degli infermieri è sostituita dalla semplice reperibilità. Siamo sull’orlo del collasso malgrado l’indispensabile apporto di personale straniero.
10.000 persone in lista d’attesa per un posto in casa di riposo, ma la Regione ne finanzia solo 4.000. I 20 milioni di euro stanziati in tre anni sono briciole rispetto alle reali necessità. Molte famiglie così sono costrette a dissanguare le proprie casse personali per pagare rette ormai insostenibili anche a causa della mancata riforma che consentirebbe alle RSA di essere piu’ economiche.
Abbiamo presentato un’interrogazione in Consiglio regionale per chiedere all’Assessore alla Sanità come intenda affrontare questa emergenza, aumentare i finanziamenti e garantire standard assistenziali degni di questo nome.
A pagare questa scandalosa inefficienza, questa immobilità irresponsabile sono i nostri anziani e le loro famiglie, per la mancanza di servizi minimi universali che la Regione dovrebbe garantire in rispetto e per le cure adeguate che si meritano i più fragili della nostra comunità.
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