I SOLDI CHE ENTRANO DALLE AUTOSTRADE DEVONO SERVIRE AI CITTADINI, NON A COPRIRE I BUCHI DELLA SPV

A Roma si discute del futuro di CAV, Società Concessioni Autostradali Venete. L’assessore regionale ai Trasporti punta ad ottenere la gestione del tratto A4 Brescia-Padova, tra i più redditizi, una gallina dalle uova d’oro. Ma la vera domanda è: dove eventualmente finiranno questi utili?
Ricordo che in occasione dell’approvazione del Bilancio 2025 gli utili proprio della CAV, 26,5 milioni di euro, sono stati voracemente fagocitati dai debiti generati dai mancati incassi della SPV, un’opera che, come sappiamo, rischia di pesare sulle casse pubbliche fino al 2064 con un buco annuo di 150 milioni. Ora il timore è che anziché investire in manutenzione di strade, ponti e ferrovie, si continuerà a coprire gli errori di Zaia sulla SPV anche con gli incassi della Brescia Padova
La trascuratezza delle strade rischia di causare tragedie come quelle del crollo del Ponte Morandi o l’incidente sul cavalcavia di Mestre che ha fatto 23 vittime. Eppure, le priorità della Giunta Zaia sembrano sempre le stesse: salvare la SPV a spese di tutti. Noi chiediamo che le entrate autostradali vengano utilizzate per il bene dei cittadini: più sicurezza sulle strade, investimenti sul trasporto ferroviario e progetti come la metropolitana di superficie SFMR, per ridurre traffico e inquinamento.
Basta scaricare sulle nostre tasche gli errori di chi si è dimostrato incapace di fare gli interessi dei cittadini Veneti.
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