Oggi ho partecipato a un evento organizzato dalla Provincia di Treviso per il Giorno della Memoria. È stato un momento di riflessione profonda e di ricordo delle vittime della Shoah.
La giornata è iniziata con un incontro per le scuole superiori sull’internamento degli ebrei stranieri in Italia tra il 1940 e il 1943, seguito dalla consegna delle medaglie d’onore ai familiari dei deportati nei campi nazisti. Abbiamo poi avuto un momento di riflessione nel Parco del Sant’Artemio attorno alle Pietre d’Inciampo.
Mai più significa far di tutto affinché l’umanità non debba più rivivere un simile orrore. Non possiamo ingabbiare il Giorno della Memoria nei confini di una ricorrenza burocratica. Non ci arrenderemo mai all’odio, alla violenza, alla discriminazione.
Dobbiamo prendere posizione, senza ambiguità, di fronte alla disumanità di cui l’essere umano è capace. L’orrore della Shoah deve essere mantenuto vivo e attuale ogni giorno dell’anno, nella memoria collettiva e nel ricordo consapevole di quello che è stato.
Perché un tale orrore può ancora ripetersi e dobbiamo impedirlo ad ogni costo.