IN VENETO LE CASE DI RIPOSO RESTANO TROPPO POCHE E SOPRATTUTTO TROPPO CARE. DOPO ANNI DI ATTESA, L’AMPLIAMENTO DELLA RSA DI FREGONA È FINALMENTE OPERATIVO.

Ci son volute diverse mie interrogazioni alla Regione per avere finalmente i tanto attesi dati sull’occupazione della casa di riposo “Casa Amica”: circa il 90% dei posti letto è già occupato, di cui 24 su 30 riservati agli anziani autosufficienti e 75 su 81 ai non autosufficienti.
Ma non possiamo dimenticare che il ritardo nella consegna dei lavori è gravata sui familiari degli anziani in attesa del posto letto, causando enormi disagi soprattutto per gli anziani non autosufficienti. E rimangono anche grandi perplessità: perché nonostante i ritardi biblici, non è stata applicata alcuna penale all’azienda esecutrice dei lavori?
Un grave errore, che potrebbe diventare un pericoloso precedente per le ditte poco serie. Esigere compensazioni e risarcimenti per i ritardi sarebbe servito da deterrente a cattive prassi come queste.
Ai nostri nonni e nonne si deve più rispetto. La Regione deve fare di più, non solo per garantire RSA moderne e funzionali, ma anche per calmierare le rette in continuo aumento, che stanno mettendo in difficoltà migliaia di famiglie venete.
È il momento di investire seriamente nel sostegno agli anziani e alle loro famiglie. Non abbassiamo la guardia.
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