Gli attivisti di Extinction Rebellion, un movimento ambientalista internazionale non violento che si batte contro il cambiamento climatico, la perdita di biodiversità e il rischio di collasso ecologico e sociale, hanno denunciato inaccettabili soprusi subiti dalle forze di polizia per una loro recente manifestazione pacifica a Brescia.
Gli agenti avrebbero costretto le attiviste a spogliarsi e ad eseguire piegamenti ginnici sulle gambe in questura.
I soprusi denunciati sono inaccettabili in uno Stato di diritto! Chiediamo un’ispezione urgente del Ministero dell’Interno per far luce sui fatti e capire se si sia trattato di un abuso individuale o di un problema più ampio nella catena di comando.
Le misure di Governo introdotte nel nuovo DDL Sicurezza, del resto, minacciano la libertà di protesta e il dissenso pacifico perché inaspriscono pene, introducono nuovi reati per comportamenti già sanzionabili e, per l’appunto, scudi penali per le forze dell’ordine.
È da sperare che questi episodi rimangano isolati e attribuibili a singoli individui e non sintomatici segnali di una deriva antidemocratica.
Difendere il diritto di manifestare e la dignità delle persone è imprescindibile per la democrazia di un Paese.