LA MIA ADESIONE A EUROPA VERDE: UNA SCELTA DI COERENZA PER L’AMBIENTE, IL FUTURO DELLE NOSTRE GENERAZIONI E LA LOTTA CONTRO IL CONSUMO DI SUOLO

Cari amici ed amiche,
con grande emozione vi scrivo queste righe per annunciarvi il mio passaggio a Europa Verde. Questa decisione non è stata facile, ma è guidata dalla mia profonda convinzione che possiamo fare di più per l’ambiente e per il futuro delle nostre città e paesi.
Questa è una scelta di coerenza con quelli che sono i miei valori di sempre che si rispecchiano pienamente nel programma politico di Europa Verde.
Ringrazio per l’accoglienza in questa nuova famiglia il segretario nazionale di Europa Verde l’on. Angelo Bonelli, il capogruppo alla Camera l’on Luana Zanella amica e compagna di vecchie e sicuramente nuove battaglie in difesa dell’ambiente e contro la caccia, il collega consigliere Renzo Masolo con il quale in questi pochi mesi dal suo arrivo in Consiglio regionale abbiamo potuto collaborare e lavorare fianco a fianco condividendo numerose battaglie e iniziative, Enrico Bruttomesso coportavoce di Europa Verde del Veneto con il quale condivido anche la passione dell’agricoltura biologica, tutti presenti oggi in Consiglio regionale a Palazzo Ferro Fini a Venezia per annunciare questa mia scelta.
Nel mio percorso politico ho sempre avuto come valori costanti quelli della tutela dell’ambiente, della salute dei cittadini, della biodiversità, dell’aria, dell’acqua e del suolo, della difesa dei più deboli animali compresi, della legalità.
Questioni come quelle della lotta al consumo di suolo, della difesa della biodiversità e fauna selvatica, dell’aumento delle spese per il riarmo mi hanno fatto riflettere a lungo e guidato nel prendere questa importante decisione di cambiamento, sempre in piena coerenza con i miei valori.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato il recentissimo voto del Parlamento italiano sul CONDONO EDILIZIO del “Salva Milano Sala”, valido su tutto il territorio nazionale, un condono gravissimo, e sottolineo gravissimo, che da il via libera, anche con effetto retroattivo, alla grande speculazione edilizia soprattutto nei centri abitati già sin troppo soffocati da cemento e asfalto.
Un condono dalla portata gravissima che premia chi ha agito nell’illegalità, la grande speculazione edilizia, i soliti affaristi, dando un calcio alla legalità e a chi, cittadini, imprese, amministrazioni comunali, operano nel rispetto della legge. Per non parlare poi dell’attacco alla qualità della vita dei cittadini già martoriati da traffico, smog, rumore.
Un condono che ha visto coalizzarsi il voto dei partiti di destra e centrodestra con quello del Partito Democratico, un rospo per me impossibile da ingoiare, soprattutto in considerazione delle mie battaglie vecchie e nuove contro il consumo di suolo, prima da attivista e volontario ambientalista, poi in Parlamento europeo e ora in Consiglio regionale.
Fa male sapere che deputati che hanno avuto la nostra fiducia alle elezioni politiche e perciò il nostro consenso nell’urna, abbiano espresso questo tipo di voto assieme alla destra!
Contro questo condono ben 140 professori, tra cui urbanisti, giuristi, sociologi, hanno scritto una lettera appello ai senatori perché boccino questo condono perché stravolgerà le regole urbanistiche e lascerà mano libera ai costruttori.
In merito al consumo di suolo mi hanno profondamente amareggiato anche le scelte locali di amministrazioni dove il Partito Democratico ha la maggioranza.
Mi riferisco alla decisione di Padova sul centro commerciale dell’Alì, con la cementificazione di altre decine di migliaia di metri quadri di terreno, alla decisione di Verona della Marangona con la realizzazione di un polo logistico, un polo produttivo e parcheggi con ulteriore consumo di suolo in una delle aree agricole più importanti della città, ma anche alla scelta di Treviso sul quarto lotto della tangenziale che andrà a rovinare l’ultima campagna agricola del comune di Treviso.
Com’è possibile fare le giuste battaglie in Consiglio regionale contro le leggi della Lega e Fratelli d’Italia che consentono più consumo di suolo, che concedono deroghe di ogni tipo ai pochi limiti di cementificazione del suolo, che consentono la realizzazione di ulteriori capannoni, per poi utilizzare nelle nostre amministrazioni comunali queste stesse norme per cementificare ancora di più? E’ una cosa insostenibile, è mancanza di coerenza nonché motivo di confusione e delusione per gli elettori.
Questa è una mancanza di coerenza che ho sollevato ripetutamente in più occasioni, nelle diverse sedi ai vari livelli del Partito Democratico senza ottenere risposte in merito.
Tutto ciò accade in Veneto dove abbiamo 11.000 capannoni vuoti, mezzo milione di case sfitte e un cronico primato nazionale di consumo di suolo che ogni anno ci vede immancabilmente primi nella classifica stilata dall’ISPRA.
Bisogna essere coerenti anche sulla tutela della biodiversità, per le leggi come quelle passate in Consiglio regionale, quella sul Piano Faunistico Venatorio e quella recentissima sugli appostamenti di caccia agli uccelli migratori doveva esserci il voto contrario di tutti i consiglieri di opposizione con particolare riferimento al Partito Democratico, cosa che non si è verificata con inspiegabili voti di astensione.
Ciò è accaduto nonostante gli stessi ministeri di Ambiente e Cultura, nonché le locali Soprintendenze, avessero addirittura evidenziato l’incostituzionalità delle norme.
Ha pesato moltissimo anche l’azione politica tenuta, nelle commissioni competenti alla Camera dai deputati, del Partito Democratico quando sono stati presentati degli emendamenti utili a demolire le già insufficienti tutele della fauna selvatica, cio’ per accontentare le continue richieste della lobby sulla caccia. Parlo degli stessi emendamenti presentati dalla Lega e da Fratelli d’Italia.
La stessa cosa vale per la questione del declassamento dello status di protezione del Lupo, i vertici del PD in Commissione Agricoltura e Ambiente si sono affrettati a esprimere soddisfazione per il declassamento di questa specie, importantissima per il ruolo ecologico che ha nell’ambiente in cui vive. Una specie che deve essere gestita con una serie di azioni non cruente che prevengano le predazioni, già da tempo note agli addetti ai lavori, evitando inutili uccisioni evocate dal mondo venatorio più estremista che conosciamo molto bene soprattutto qui in Veneto vicino a Lega e Fratelli d’Italia.
Europa Verde correttamente, coerentemente e in linea con le normative comunitarie si è sempre impegnata per contrastare e condannare questa deriva venatoria.
Non posso inoltre tralasciare la sparizione delle tematiche ambientali dai 5 punti programmatici lanciati recentemente dalla segreteria nazionale del PD.
Tra i 5 punti manca : la tutela dell’ambiente, la tutela della biodiversità, la difesa del suolo dalla cementificazione e dall’inquinamento, la tutela dell’acqua e dell’aria che nella nostra regione sono tra le più inquinate d’Europa.
Non si può tralasciare la questione ambientale, soprattutto in Italia dove i recenti fatti dell’Emilia Romagna e quelli più o meno recenti del Veneto (Tornado della Riviera del Brenta, Siccità, Vaia, Acqua “granda” a Venezia, Grandine dai chicchi giganti, esondazioni di fiumi con allagamenti di interi quartieri) ci dicono che l’ambiente è una priorità, che la lotta ai cambiamenti climatici è strettamente collegata all’economia, al lavoro, alla qualità della vita dei cittadini ed è cruciale per i giovani e per le nuove generazioni.
Eventi come quelli di queste ore della California, dove un clima impazzito ha portato alla distruzione di piu’ di 11.000 strutture, tra cui molte case, la morte di 10 persone, danni economici superiori ai 20 miliardi di dollari, 36.000 ettari di terreno trasformati in cenere, 153.000 persone evacuate, ci dicono chiaramente quale deve essere la priorità delle agende dei vari governi a tutti i livelli.
Che questi temi siano spariti dall’agenda del maggior partito di opposizione è preoccupante.
Infine anche le scelte europee hanno pesato molto sulla mia decisione, come il voto a favore di Fitto come Commissario europeo, il voto per la Von Der Layen che ha sdoganato l’estrema destra in Europa, il voto in Parlamento Europeo a favore della risoluzione per la revoca delle restrizioni sull’uso delle armi occidentali in territorio russo.
Ritengo invece coerente e cristallina la posizione Europa Verde che ha votato contro Fitto, contro la Von Der Layen e ha espresso forte preoccupazione per all’escalation del conflitto Russia/Ucraina sostenendo che l’uso delle armi europee in territorio russo potrebbe aggravare ulteriormente la situazione, aumentando il rischio di un conflitto più ampio.
In sostanza mi sento pienamente partecipe all’azione politica di Europa Verde, rafforzata dalla valida alleanza con Sinistra Italiana.
Cito la giustizia sociale e della giustizia climatica che si traducono ad esempio nella battaglia contro il Ponte sullo Stretto, un inaccettabile sperpero di denaro pubblico; nella sensibilizzazione sulla crisi climatica, che produce danni economici e sociali anche nel mondo imprenditoriale; nella proposta di tassare l’accumulo di ricchezza e gli extraprofitti bancari per contrastare l’abbassamento dei redditi erosi dall’inflazione.
E poi plaudo alla posizione netta sulla guerra, sul no al riarmo, sulla condanna dello sterminio di civili in corso a Gaza ovvero sul genocidio in atto di civili e bambini, sul frenare l’escalation degli stanziamenti in armamenti.
In politica, soprattutto al giorno d’oggi dove la disaffezione alla vita civile, sociale e politica dei cittadini è a livelli allarmanti, serve essere chiari, serve coerenza, serve dare una visione di alternativa alla destra chiara e netta.
Dobbiamo dare speranza di cambiamento, soprattutto alle giovani generazioni che pagheranno salatissimo il conto dell’inerzia della politica sui temi della crisi climatica e della giustizia sociale.
Dobbiamo ottenere e riconquistare la fiducia di quella maggioranza di cittadini disaffezionata alla vita politica e sociale, maggioranza che sta crescendo sempre di più e che non va nemmeno più a votare, causando l’indebolimento di tutti i processi democratici e di partecipazione.
Fenomeno che potrebbe rappresentare un inizio di una malattia inguaribile per la nostra democrazia.
Ma per fare tutto ciò serve essere credibili e la credibilità la si ottiene con il duro lavoro ma soprattutto con la coerenza.
Ecco perché in questa mia nuova casa lavorerò e lavoreremo per un Veneto e per un’Italia migliore.
Una casa con la quale condivido anche la questione etica in politica: Europa Verde infatti prevede per Statuto del gruppo Consigliare l’adesione automatica dei propri consiglieri al Codice etico del Consiglio regionale previsto dalla legge sull’anti corruzione, adesione che finora avevo dato invece come singolo Consigliere.
L’etica in politica è fondamentale e il mio augurio resta quello di vedere tutti i 50 consiglieri aderire a questo codice, non solo sei consiglieri come purtroppo accade oggi.
Approfitto per ringraziare chi nel Partito Democratico a livello locale mi ha supportato e ha lavorato insieme fino ad oggi. Spero di poter continuare a collaborare con loro, anche se in un contesto diverso, per il bene comune.
Voglio ringraziare di cuore tutti i consiglieri comunali, i segretari di circolo, i militanti, sindaci, colleghi e gli iscritti con cui ho avuto il privilegio di lavorare. La vostra passione, il vostro impegno e la vostra dedizione sono stati per me fonte di ispirazione quotidiana.
Questo non è un addio, ma un arrivederci. Sono certo che le nostre strade si incroceranno ancora e che continueremo a collaborare per il bene comune. Le sfide che ci attendono richiedono l’unità e la collaborazione di tutti noi democratici e progressisti, indipendentemente dal partito di appartenenza.
Continuerò a battermi con rinnovato impegno ed entusiasmo, affrontando questioni anche spinose e guardando sempre al bene comune, finora non mi hanno fermato minacce e atti intimidatori intervenuti negli anni e anche recentemente; perciò, il mio impegno per il bene comune ne uscirà rafforzato ulteriormente.
Ricordo infine le questioni emergenti in Veneto sulle quali come Europa Verde ci aspetta un importante lavoro sul territorio e in Consiglio regionale:
Consumo di suolo soprattutto in considerazione dei diversi poli logistici, da centinaia di migliaia di metri quadri alla volta, che in questi anni stanno nascendo come funghi grazie anche ad un vuoto normativo regionale molto preoccupante;
Nuova legge sull’edilizia e urbanistica sulla quale dobbiamo lavorare per affrontare la questione della rigenerazione urbana in considerazione degli 11.000 capannoni vuoti e del mezzo milione di residenze sfitte e ormai senza valore di mercato e porre fine al consumo di suolo eliminando un elenco interminabile di deroghe dell’attuale legge veneta
Misure utili alla prevenzione e lotta ai cambiamenti climatici con il rilancio delle rinnovabili in Veneto, un piano serio e finanziato per la prevenzione e contrasto del dissesto idrogeologico, sostegno concreto per le Comunità energetiche;
Lotta all’inquinamento del suolo e dell’acqua in considerazione dell’epocale inquinamento da PFAS e del cronico inquinamento dell’aria che crea malati e migliaia di morti premature ogni anno.
Sostegno dell’ agricoltura sostenibile e contro i pesticidi che vedono oggi il Veneto in cima alla classifica delle regioni italiane per il loro utilizzo. Veneto che oggi è l’ultima delle regioni italiane nella classifica dell’agricoltura biologica;
Lotta al disboscamento causato da politiche sorpassate per far spazio a nuovi vigneti di Prosecco;
Maggiori tutele per la fauna selvatica che oggi è minacciata non solo dal consumo di suolo, pesticidi, cambiamenti climatici ma da continue leggi regionali utili solo a far sparare sempre più ai cacciatori;
Una Nuova norma sugli animali da affezione. Oggi è fermo da anni nei cassetti della competente commissione consigliare un progetto di legge che mi vede come primo firmatario.
L’istituzione della Commissione statutaria di garanzia che salvaguardi le prerogative delle minoranze con la discussione del progetto di legge che mi vede come primo firmatario tenuto fermo dal centrodestra nei cassetti della commissione.
Lotta all’illegalità e corruzione con un maggior contrasto alla mafia oggi purtroppo radicata in Veneto,
Lotta al Caporalato e rafforzamento delle politiche sulla sicurezza sul lavoro.
Difesa della sanità pubblica oggi in grave crisi per mancanza di medici, infermieri, risorse che portano al taglio e decadimento dei servizi, vedi pronto soccorso intasati, oltre mezzo milioni di veneti senza medici di medicina generale, liste di attesa sempre più lunghe.
Serve poi monitorare le grandi opere e i folli progetti in via di approvazione di nuove irrazionali cementificazioni e attacchi al nostro ambiente. Come la pista da bob a Cortina, le casse di espansione sul Piave a Ciano del Montello che eliminerebbero un sito di Rete Natura 2000, la diga del Vanoi la peggiore delle risposte ad un tema drammatico: la siccità, il Quarto lotto della tangenziale di Treviso che minaccia l’ultima campagna del comune di Treviso.
Poi dobbiamo lavorare sul monitoraggio e denuncia dello scandalo della Superstrada Pedemontana Veneta, il disastro economico che ha causato che grava su sanità, trasporti pubblici, servizi dei cittadini; la nuovissima galleria di Malo già da riprendere per mano dove si è manifestata una cascata d’acqua che mette in pericolo la circolazione stradale.
In conclusione sono pronto a lavorare con coerenza, passione e determinazione nella famiglia di Europa Verde, per affrontare le sfide che ci attendono, dare speranza a chi crede nella politica come strumento di cambiamento e costruire insieme un Veneto e un’Italia migliori.
Condividi

Consulta l'archivo per mese ed anno

 
Ultime News