Venezia 1 feb. 2021 – “La denuncia della Camera di Commercio di Treviso e Belluno deve far riflettere e spingere le istituzioni ad alzare la soglia di attenzione. L’ecobonus al 110 per cento rappresenta un volano per il settore edile, ma anche una ‘opportunità’ per le organizzazioni mafiose che si stanno già muovendo in tal senso. Non appena saranno nominati dal Consiglio i componenti del nuovo Osservatorio previsto dalla legge 48/2012 chiederò un approfondimento in collaborazione con la Quarta commissione”. A dichiararlo è il consigliere regionale del Partito Democratico Andrea Zanoni, e presidente della commissione che ha tra le proprie competenze la promozione della legalità e il contrasto alla criminalità, a pochi giorni dalla sentenza del Tar di Venezia che ha respinto il ricorso contro l’interdittiva antimafia nei confronti di un consorzio di imprese trevigiane.
“Il bonus al 110 per cento istituito dal Decreto rilancio per rendere meno ‘energivore’ e più sostenibili le vecchie abitazioni che rappresentano oltre il 60 per cento del totale, è una misura valida ed efficace che sta riscuotendo un notevole successo. Dalle notizie che arrivano da numerosi Comuni – spiega il consigliere – si parla di intasamento degli uffici tecnici, viste le molte pratiche. Parliamo di una buona notizia per l’economia, poiché sta generando un volume di affari nel settore edile come non si vedeva da decenni. Purtroppo però all’interesse dei cittadini, si somma quello delle organizzazioni criminali, da sempre piuttosto ‘attive’ nell’edilizia. E nei momenti di crisi economica o di emergenza, come quello che stiamo vivendo, le infiltrazioni sono più facili”.
“Il Veneto non fa eccezione, basti pensare a quanto accaduto con i cantieri del Bellunese per i Mondiali di sci, dove erano impiegati alcuni lavoratori con precedenti penali rilevanti ‘prestati’ da una ditta mantovana colpita da interdittiva antimafia a un’azienda capofila del raggruppamento temporaneo di imprese a cui Anas Spa ha a sua volta appaltato alcuni interventi per le Olimpiadi invernali del 2026. Le istituzioni – conclude Andrea Zanoni – devono tenere altissime le antenne, rafforzando i controlli, promuovendo protocolli più stringenti, in modo da stroncare sul nascere ogni possibile intervento criminale. Mi auguro che anche l’Osservatorio per il contrasto alla criminalità organizzata e mafiosa e la promozione della trasparenza possa dare presto il proprio contributo”.